Cagliari, riparte la Polisportiva Olimpia: negativi al covid tutti i 18 atleti

I 18 atleti speciali sono stati i primi in tutta Italia a sottoporsi al test covid-19, risultato negativo per tutti, in modo tale da poter avere il “passaporto sanitario”.


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Riprende l’attività sportiva e di inserimento sociale della Polisportiva Olimpia Onlus di Cagliari e del Sarrabus. I 18 atleti speciali sono stati i primi in tutta Italia a sottoporsi al test covid-19, risultato negativo per tutti, in modo tale da poter avere il “passaporto sanitario”. “Non potevamo aspettare oltre, spiega Carlo Mascia, coach e accompagnatore di questi splendidi atleti – i tempi per il tampone sono decisamente più lunghi e per loro lo sport è una risorsa estremamente importante. Grazie anche al supporto di Simona Buono, ora abbiamo la certezza di poter continuare la nostra attività in perfetta sicurezza e armonia”.
L’attività ordinaria rivolta agli atleti della Polisportiva Olimpia Onlus consiste nella presa in carico a domicilio dei ragazzi. Con la macchina o il bus societario si ci reca agli impianti per le attività previste (due discipline praticate al giorno). Durante l’uscita è prevista anche la somministrazione dei pasti agli atleti fuori dal proprio contesto domiciliare. “Per scelta i pranzi sono consumati all’interno di esercizi commerciali pubblici, dove gli atleti non solo possono fruire sempre di un pasto di qualità e completo (cosa che per ristrettezze economiche non sempre avviene all’interno dei loro contesti domestici) ma anche di vivere momenti di vita collettiva, socializzando con gli altri cittadini, senza vergognarsi o sentirsi discriminati per la loro condizione di disabilità. In questo senso i beneficiari migliorano tratti come l’autostima, sicurezza di se stessi e proprie capacità relazionali. Oltre all’attività sportiva è stato inoltre avviato un corso di alfabetizzazione con la Scuola Petrarca al fine di dotare i beneficiare delle competenze di lettura e scrittura di base. Infine, estendendo le attività anche in orario serale e nei fine settimana, è possibile avviare attività di socializzazione come, per esempio, la visione delle trasmissioni sportive nei bar, visione di film, cene collettive con genitori e amici, assistere dal vivo a partite di calcio, pallacanestro, rugby etc”. Particolare rilevanza rivestono le trasferte intercontinentali come quella realizzata l’anno scorso per la “Brasile No Limits 2019”, motivo in più per non demordere e ripartire immediatamente con gli allenamenti. 


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