Non c’è pace tra i banchi del consiglio della città dell’hinterland Cagliari, questa volta lo scontro, che porta la firma di Valentina Picciau, Andrea Zucca e Ivano Argiolas, riguarda l’oasi ecologica che sorgerà che Monserrato.
“Siamo a 6 mesi dal voto, nella seconda consiliatura Locci e dell’ecocentro non c’è alcuna traccia. Apprendiamo alcuni giorni fa che solo ora sono pronti ad espropriare parte dell’area in cui sorgerà l’ecocentro.
Peccato che la situazione sia esattamente la stessa di 10 anni e la stessa del 2016 quando Locci è diventato sindaco.
Intanto i Monserratini – spiegano i membri di Pauli Monserrato – La Svolta – sono rimasti l’unico comune senza un ecocentro e che devono aspettare mesi per il ritiro di un ingombrante.
Non basta ciò: con gli accordi precedenti al 2016 l’ecocentro sarebbe stato realizzato dalla Campidano Ambiente con meno della metà dei soldi previsti oggi, ben un milione e mezzo e nella stessa area, quella di Via San Fulgenzio.
Invece con una sciagurata causa da parte di Locci, vede circa un milione di euro bloccati e una cifra ben più alta messa a bilancio con soli fondi comunali.
Intanto ora mancano gli espropri, il progetto e la realizzazione. E la cifra immobilizzata al momento e di circa 2 milioni e mezzo di euro tra ipotesi di progettazione, realizzazione e la causa contro Campidano Ambiente.
E per i cittadini disagi e mesi di attesa per il ritiro degli ingombranti ed un servizio essenziale come l’ecocentro ancora assente”. Il sindaco Tomaso Locci poco tempo fa aveva spiegato le procedure avviate per la realizzazione dell’ecocentro https://castedduonline.it/monserrato-lecocentro-e-quasi-realta-entro-i-primi-mesi-del-nuovo-anno-via-ai-lavori/ e aveva presentato il sito di stoccaggio momentaneo per gli ingombranti che resterà attivo sino alla conclusione del progetto definitivo.












