La “Sentinelle in piedi” di Cagliari tornano a fare parlare di sè. E contestano apertamente un progetto per l’animazione alla lettura dei bambini nella scuola di via Venezia. Bambini piccoli dai 3 anni in su e adolescenti sino ai 18 anni. Il punto contestato nel bando del Comune non poteva che essere quello: “Favorire l’integrazione delle diversità”. Le Sentinelle in piedi scrivono nella loro pagina FB :” E chi è risultato vincitore con il massimo punteggio? Il progetto Ci piacCiAmo! che propone letture con “modelli di rottura degli schemi convenzionali”. Che tradotto significa leggere ai bambini libri dove gli si dice che avere due mamme o due padri è indifferente rispetto a un padre e una madre? Che tradotto significa che un padre e una madre non sono fondamentali per la crescita dei bambini? E’ possibile che tra le diversità, le più importanti per il comune di Cagliari siano quelle legate alla sfera sessuale? tralasciando le ben più diffure discriminazioni legare all’aspetto fisico, all’obesità, ai deficit di linguaggio, cognitivo e di mobilità autonoma? E’ possibile che non ci si renda conto che questa una strategia di attacco scientificamente programmata per spezzare alla radice le naturali inclinazioni dei bambini, ingenerando confusione, crisi d’identità, problemi esistenziali? I bambini hanno bisogno di riferimenti, chiari e solidi, non di ideologiche supposizioni. Hanno bisogno di sapere che vi è una famiglia e non dei labili vincoli, validi sino a quando sussiste la volontà dei adulti di proseguirne il rapporto”.












