Durante il Concerto tenuto ieri sera a Santa Teresa di Gallura, il
grande cantautore sardo si rivolge al pubblico e lancia un accorato
appello contro il genocidio in atto a Gaza e in Ucraina, ponendo
l’accento sul massacro di tanti bambini, vittime innocenti di una guerra
crudele.
Nell’ intervista rilasciata in esclusiva a Casteddu On Line, Piero
Marras non usa mezzi termini:
“qui si tratta di genocidio, non dobbiamo sottilizzare sulle parole,
noi assistiamo ad un genocidio continuo di questi bambini a Gaza e in
Ucraina. Mi ritengo anche di lanciare da ogni posto dove suono un
appello, che ritengo sia un dovere di ogni musicista e di ogni artista,
un grido di dolore da cui non possiamo esimerci, un grido che arriverà.
Bisogna essere consapevoli che non siamo isolati nel mondo, anche da
ogni piccolo centro deve partire l’ appello.
La nostra terra deve essere portatrice di valori che non si possono
dimenticare, in primis “la pace”, la vita umana che va rispettata. In
nome di questi bambini cerco di cantare e lanciare il mio messaggio.
Spero che il 15 agosto si possa in qualche modo risolvere il problema
dell’Ucraina, vorrei che ci fossero anche tutta l’Europa, l’Italia e la
Sardegna rappresentate in questo tipo di consesso”.
Cita anche il famoso scrittore israeliano, David Grossman, il quale
avrebbe ammesso chiaramente che quello in atto a Gaza sia un autentico
“genocidio”.
Si tratta di un appello forte e deciso quello che il grande cantautore
sardo ha lanciato ieri sera dal Palco di Santa Teresa di Gallura e che
ha toccato i cuori delle centinaia di persone che erano sul posto per
ascoltare le sue meravigliose canzoni.
Grande è stata l’emozione suscitata dalle vibranti parole scandite con
fermezza da Piero Marras, uomo dalla grande sensibilità, che con i suoi
brani ha portato la Sardegna nel mondo ed ha contribuito a farne
conoscere i sui valori più autentici.
Nella sua lunga attività artistica Piero Marras ha dimostrato sempre
grande attenzione per i problemi dell’isola ed in questa occasione ha
posto in evidenza un dramma, di portata mondiale, in tutta la sua
crudeltà, che sta diventando una delle più grandi tragedie della storia
recente ed a cui bisogna porre fine immediatamente con il contributo
piccolo o grande che sia, da parte di tutti noi.












