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È riuscito a sconfiggere, dopo una battaglia lunga oltre due mesi, il Coronavirus, ma purtroppo non ha potuto festeggiare a lungo. Filippo Schirru, 73enne di San Sperate, falegname in pensione, è morto oggi all’ospedale Brotzu. L’uomo aveva scoperto di essere positivo al Coronavirus a metà marzo: sua moglie, Margherita Cocco, 60 anni, aveva deciso di rendere pubblico il contagio del marito, con tanto di post su Facebook e sui vari gruppi social di San Sperate. A maggio il doppio tampone negativo, e la felicità, il 22, di poter tornare a casa: “Soffriva di demenza vasculare da tre anni, aveva sempre un po’ di febbre anche negli ultimissimi mesi ma i tamponi sono stati, fortunatamente, negativi. Il primo agosto scorso non si svegliava, mi sono preoccupata e ho chiamato il 118: aveva avuto un’emorragia cerebrale”, spiega a Casteddu Online, con la voce rotta dal dolore, la donna. “È stato ricoverato al Brotzu, in Neurochirurgia, e hanno scoperto che aveva un’endocardite batterica che gli aveva colpito il cuore, oltre a una pleurite”. Le condizioni dell’uomo si sono aggravate, portandolo al decesso: “È morto oggi nel reparto di Medicina”. La Cocco lo ricorda in lacrime: “Abbiamo due figli, per tanti anni abbiamo avuto uno splendido rapporto basato sulla libertà reciproca: quando voleva, mio marito andava a trovare gli amici al bar. E io, in ogni momento, potevo trascorrere ore insieme alle mie amiche. È stato un matrimonio come tanti, fatto di alti e bassi. Negli ultimi tre anni, da quando è stato colpito dalla demenza, ci siamo avvicinati ancora di più. Mi mancherà immensamente”. I funerali saranno svolti domenica sei settembre, alle 16, nella chiesa di San Sperate Martire.
Al dolore della donna si unisce quello di tutta la comunità sansperatina. Il sindaco, Enrico Collu, dedica un ricordo ufficiale su Facebook al 73enne scomparso: “Tutta San Sperate è vicina a Margherita e a tutta la famiglia. È stato un susseguirsi di problemi e difficoltà che avete saputo affrontare con coraggio, dispiace che dopo tanto lottare sia finita così, ma la vita a volte non fa sconti. Ricordo con una stretta al cuore le belle parole di attenzione e di affetto che gli hai riservato quando stava male, mi hanno insegnato cosa significa l’amore per il nostro compagno/a e come sia importante questo legame di vita.Che la terra ti sia lieve, Filippo”.