Una carriera luminosa davanti e la bellezza dei 15 anni. La promessa del pattinaggio Matilda Ferrari è morta questa mattina a Giustino, in val Rendena, in Trentino, investita da un camion mentre attraversava sulle strisce pedonali.
Matilda stava andando alla fermata dell’autobus per recarsi a scuola quando è stata presa in pieno dal mezzo pesante. La giovanissima è stata subito soccorsa anche dai passanti che si trovavano sul posto ma è morta poco dopo.
“È una tragedia immane, che ci lascia senza parole – ha detto il sindaco di Giustino, Manuel Cosi –. Non si può uscire la mattina per andare a scuola e morire così. Siamo basiti. È terribile quanto accaduto”.
Matilda era dedita allo sport e tesserata dalla società Sporting Ghiaccio Pinzolo Artistico e Ritmico, che la ricorda attraverso un post social: “È impossibile trovare le parole per descrivere quello che è successo oggi, quello che proviamo tutti noi in questo momento. Eri una pattinatrice fantastica, con una passione e una determinazione incredibile con grandi sogni e ambizioni. Non ti sei mai arresa davanti a un infortunio o una difficoltà, la scorsa stagione dopo un lungo periodo di stop e un intervento al ginocchio sei riuscita a conquistare un magnifico terzo posto alla finale di Coppa Italia dimostrando a tutti la tua forza di volontà. Nell’ultimo anno sei stata anche parte del Team Ice Secret, la nostra squadra di sincronizzato con la quale hai condiviso gioie ed emozioni. Una ragazza dolce, solare e determinata, un esempio da seguire e un punto di riferimento anche per le atlete più piccole, soprattutto per la tua sorellina che ti ha sempre ammirato e sostenuto”. E concludono con un pensiero ancora più toccante:”Non riusciamo a immaginare come sarà ora senza di te, non vederti più con noi ogni giorno sul ghiaccio. Pattineremo sempre anche per te, ricordandoti ogni giorno per la tua passione, la tua energia e la tua dedizione per questo bellissimo sport. Ciao Mati, ti vogliamo bene”.













