di Paolo Rapeanu
Da un Corso – Umberto, quello di Oristano – a via Dante a Cagliari, dove la crisi c’è ancora ma è in leggero calo grazie soprattutto a loro, i commercianti trentenni. Nel caso di Matteo Lilliu, ventiseienni: negozio di abbigliamento uomo e donna aperto da meno di una settimana e grinta da vendere. Anche se lui, giustamente, spera di vendere tanti abiti: “Ho scelto via Dante perché penso che, se si propongono cose belle e alternative, la gente arriva fin qui. Ho a disposizione novantacinque metri quadri più altri 40 di parte esterna da utilizzare a mio piacimento e pago 1700 euro al mese di affitto, in via Manno per sessanta metri quadri ne volevano quattromila. Ok il prestigio della strada, ma è una richiesta assurda”.
Ritorna quindi a bomba la questione degli affitti, crollati in via Dante, e allora c’è chi tenta di fare business e di costruirsi un futuro solido, come nel caso del commerciante 26enne. Che, a differenza di molti suoi colleghi con qualche anno in più, stronca sul nascere ogni possibile polemica legata all’avanzata del commercio online: “Tutti hanno accesso ai social network, io con Facebook e Instagram riesco a raggiungere più clienti. È semplice, basta adattarsi a ciò che ti propone la società”.








