Addio ad Angelo Soddu, se n’è andato a 74 anni uno dei guerrieri sardi contro la Sla. L’uomo, originario di Ardara, era tornato nella sua città natale qualche anno fa dopo tanti anni vissuti nel nord Italia. La scoperta della sclerosi laterale amiotrofica risale al 2012, dal 2012 viveva allettato e aiutato a respirare grazie a un ventilatore artificiale. Grande tifoso della Dinamo Sassari, dal suo letto è riuscito a comunicare ogni giorno, dispensando messaggi di speranza e gioia anche nei tempi duri e bui del lockdown per il Coronavirus. Tra i tantissimi che lo piangono e lo ricordano con affetto c’è il primo cittadino di Ardara, Francesco Dui. Che, spesso, ha fatto visita ad Angelo Soddu. Un ricordo molto toccante, quello del sindaco. Eccolo, di seguito.
“Anche oggi Ardara piange per la scomparsa di un suo figlio, piange per la perdita dello stimato Angelo Soddu. Angelo era affetto da Sla dal 2010 e dal 2012 viveva allettato e ventilato. Personalmente mi resteranno impressi nella mente tanti momenti in cui Angelo partecipava alla vita sociale del paese in modo attivo. Vedere Angelo partecipare alla partita della Dinamo al Palaserradimigni era un sogno che si realizzava. Vedere Angelo organizzare la favata in Villa Campus per far star bene i suoi ospiti era un gran piacere. Vedere Angelo assistere alla presentazione del libro ‘Su Calendariu Sardu’, di suo nonno Anghelu Maria Soddu, alla presenza del generale Di Stasio, fu per lui un’emozione unica. Vedere Angelo impegnato in prima persona nel dare dei messaggi per combattere il Covid-19 durante il lockdown, fu un gran gesto d’amore per la sua comunità. Vedere lo sguardo di Angelo quando la bandiera di Nostra Signora varcava l’uscio di casa sua il 9 maggio per noi ardaresi era una doppia emozione. Non avere più Angelo con noi non renderà la nostra comunità più povera. I suoi insegnamenti di speranza, fede e forza di volontà ci hanno reso più ricchi. Grazie Angelo”.