Liste d’attesa infinite, carenza cronica di personale, pronto soccorso chiusi e riforma sanitaria nel dimenticatoio. E ancora, i 28 milioni per l’abbattimento delle liste mai spesi e il miliardo del Pnnr per l’edilizia sanitaria nel dimenticatoio. Una situazione drammatica, che spedisce la sanità sarda direttamente in codice rosso e che impone chiarezza da parte della Giunta, dicono i consiglieri regionali di LeU-Articolo 1-Demos-Possibile.
Per Eugenio Lai, Laura Caddeo, Daniele Cocco e Maria Laura Orrù, pur nelle difficoltà legate alla pandemia non ancora sconfitta, “assistiamo ogni giorno a un crollo nel livello di assistenza sanitaria garantita ai cittadini. In questo quadro sconfortante, le cui responsabilità non possono in alcun modo essere imputate al personale sanitario che da due anni lavora in condizioni difficilissime, l’unico cenno di vita della Regione arriva dalle parole rassicuranti ma inesorabilmente vuote che il presidente della Regione Christian Solinas e l’assessore della Sanità Mario Nieddu elargiscono in ogni occasione con rinnovato sforzo di fantasia.” “La sanità non è di destra o sinistra ma interessa tutti e in questi mesi ci siamo sempre impegnati per fare un’opposizione costruttiva, che desse un contributo: oggi però siamo al punto di non ritorno”, hanno affermato i consiglieri. “L’assessore Nieddu – è stato detto durante la conferenza stampa – venga in aula a spiegare al consiglio regionale quali sono le famose richieste che avrebbe presentato al Ministero della Salute e perché la Regione non abbia ancora programmato e speso i fondi a disposizione: per esempio, i quasi 30 milioni di euro per l’abbattimento delle liste di attesa e il miliardo di euro del PNRR per gli interventi di edilizia sanitaria. Siamo al punto di non ritorno, ma i vertici della Regione sembrano vivere su un altro pianeta rispetto ai cittadini.” Gli organi di informazione riportano ormai quotidianamente la drammatica situazione della sanità sarda, hanno ribadito Lai, Caddeo, Cocco e Orrù: chiusure e accorpamenti dei reparti in quasi tutti gli ospedali dell’isola; i problemi del San Francesco di Nuoro e del Marino di Alghero, la complicata situazione del personale sanitario del Pronto Soccorso del San Martino di Oristano, alle chiusure dei Pronto Soccorso del Cto di Iglesias e di Isili, le guardie mediche turistiche praticamente assenti in tutto il territorio, le difficoltà a trovare medici di base per molti paesi dell’interno dell’isola, solo per restare alle notizie apparse nelle ultime settimane. Un “disastro in tutto il territorio regionale”, insomma. Sono due le interrogazioni presentate a Solinas e Nieddu sull’argomento, che si aggiungono a quelle presentate in questi anni, tra le quali quelle, primo firmatario Eugenio Lai, relativa al presidio ospedaliero di Isili e al distretto Sarcidano-Barbagia di Seulo e quella sulla mancanza del medico di base nei paesi di Esterzili e Seulo. In una, prima firmataria Maria Laura Orrù, si chiede conto a presidente e assessore di un episodio avvenuto nei giorni scorsi: l’Arnas “Brotzu” di Cagliari, nonostante la richiesta di intervento urgente da parte del Pronto Soccorso di Olbia, ha rifiutato di prendere in carico un paziente in gravi condizioni, poi trasportato, tramite il servizio di elisoccorso e dopo ore di attesa, all’ospedale di Sassari”, con grave pericolo per la sua vita.











