Alunni vaccinati in presenza in caso di un certo tot di contagi in aula, non vaccinati a casa in dad. Le nuove regole del Governo hanno già portato, in un caso, un dirigente scolastico a diramare due circolari con le quali chiede, ai genitori, di dichiarare se il proprio figlio è vaccinato o meno contro il Covid. La richiesta riguarda tutti gli alunni e alunne di un istituto primario di Is Mirrionis. Due documenti, in uno viene spiegato che “considerata la necessità di garantire il rispetto delle nuove regole sulla gestione dei casi di positività all’infezione da SARS-COV2, non essendo ancora attiva la piattaforma che consentirà di effettuare il controllo del green pass, si è reso necessario approntare un modulo per la dichiarazione dello stato di vaccinazione degli alunni. I genitori sono invitati alla compilazione del modulo e al suo caricamento nel registro scolastico”. Poi, il secondo documento, dove bisogna specificare se lo studente abbia eventualmente solo la prima o già, anche, la seconda dose.
Qualche genitore storce il naso, invocando il diritto alla privacy. Sul punto, contattato da Casteddu Online, interviene il provveditore agli studi di Cagliari, Peppino Loddo: “È stata introdotta la differenza tra vaccinati e non, i primi non vanno in didattica a distanza. Se la regola consiste nel garantire al vaccinato la didattica in presenza come si può sapere, se non chiedendo alle famiglie, visto che si tratta di minori? Siamo titolati a conoscere i dati sensibili, la scuola li gestisce da sempre”, osserva Loddo. Ma qualche genitore dice di essere pronto a tenere, in caso di contagio, il figlio non vaccinato a casa, in automatico. “Non è un qualcosa che può essere affidato al volontarismo, è un diritto che va garantito, dobbiamo semplicemente applicare le regole nazionali. Se la regola è questa non ci si può affidare al buon senso delle famiglie, ma verificare che chi sta in presenza abbia il requisito”.









