DALLA NOSTRA INVIATA AL SANT’ELIA – Alexandra Atzori
Ciao a tutti! Questa è la prima “puntata” della mia rubrica che abbiamo deciso con la redazione, si occuperà di raccontare la partita dal punto di vista non della giornalista ma della tifosa. Devo ammettere che non abbiamo scelto la partita migliore: mi aspettavo una gara con un tifo “caldo”, come le altre volte, e il primo tempo l’abbiamo trascorso in un silenzio di tomba; mi aspettavo che avremmo fatto una grande partita e così non è stato. E vabbè!
Il primo tempo è stato surreale: è rarissimo e stranissimo assistere a una partita senza la colonna sonora dei cori degli Sconvolts. Ora, io non ho ancora capito le ragioni di questo sciopero, probabilmente c’entra il fatto che, in settimana, è stato fermato un membro che si pensava stesse portando bombe carta al resto del gruppo per la partita di oggi. E penso che il silenzio dei primi quarantacinque minuti fosse inteso a esprimere il disappunto del gruppo per questa situazione: a questo silenzio si è aggiunto pure quello del resto della curva per la partita incolore della squadra e per il gol preso. Serpeggiavano qua e là le critiche a Lopez con i soliti suggerimenti tattici: chi voleva Murru, chi urlava di mettere Perico, chi consigliava di mettere Pinilla e di togliere immediatamente Nenè. La prima frazione si conclude con un caldo boia e il morale sotto i tacchi.












