La Maddalena, tutto pronto per il V Trofeo Carpaneda

Tutto pronto per il V Trofeo Carpaneda. Nelle acque dell’arcipelago anche il raduno tecnico della classe paralimpica


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Trofeo Carpaneda giunge alle quinta edizione e il 13 al 14 Aprile ospiterà a La Maddalena una ventina di imbarcazioni della Classe 2.4 mR provenienti da differenti circoli d’Italia. Il Trofeo vedrà al suo interno anche la Regata Nazionale Open della Classe 2.4mR. La competizione sarà a bastone, i campi di regata saranno due in base alle condizioni meteo nelle acque dell’Arcipelago di La Maddalena. Il 2.4 nasce a Stoccolma nel 1983 progettato da designers locali che utilizzarono la regola “R Metre” per creare un’imbarcazione singola a bulbo, la 2.4 mR. Si tratta di una sorella minore, in termini di dimensioni, ma non di stile di vela, delle più grandi imbarcazioni metriche 6m, 8m e 12m, queste ultime utilizzate per la Coppa America, la generazione di Azzurra tanto per intenderci. Poiché il timoniere si trova seduto all’interno dello scafo esattamente davanti a tutte le manovre di controllo, la conduzione non è impegnativa dal punto di vista fisico e le regate vengono disputate in formula “open” cioè aperta a uomini, donne, giovani e non più giovani, abili e persone con disabilità fisiche, cioè tutti regatano insieme senza nessuna distinzione di categoria. Dato che il peso dell’equipaggio si trova sempre vicino al suo centro di gravità, l’imbarcazione 2.4mR non è sensibile alle differenze di dimensioni dell’atleta. Per contro si tratta di un’imbarcazione in cui sono molto sofisticate sia la regolazione delle vele, che la tattica, che la strategia di gara. Sono quattro le donne che prenderanno parte alla regata nelle acque maddalenine, un dato che denota un’incredibile crescita nell’ambiente della vela e della classe stessa.

Quest’anno l’evento verrà aperto due giorni prima, 11 e 12 Aprile dal Raduno Tecnico della Classe con Filippo Maretti, istruttore federale della squadra paralimpica 2.4mR, che vedrà impegnati gli atleti paralimpici Antonio Squizzato e Davide Dimaria, oltre ai partecipanti della regata. La regata, svolta sotto l’egida della Federazione Italiana Vela grazie alla collaborazione della Lega Navale Italiana – sezione di La Maddalena, vedrà la collaborazione di diverse realtà della vela del nord Sardegna come il Club Nautico La Maddalena. Inoltre, grazie alla convenzione stipulata con l’Istituto di Studi Superiori Giuseppe Garibaldi di La Maddalena, l’evento accoglierà nel proprio staff anche gli studenti dell’Istituto, all’interno del progetto alternanza scuola lavoro. La manifestazione velica è realizzata grazie al grande sostegno della “Fondation La Tire au Loup”, al patrocinio gratuito del Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena e del Comune,  al contributo delle compagnie di navigazione Moby Lines, Delcomar e Tirrenia.

Abbiamo dedicato il Trofeo a Luigi Carpaneda perché è per noi una figura di riferimento non solo sotto l’aspetto velico o per la vicinanza a questo arcipelago, ma soprattutto perché si parla di un uomo, un uomo perbene ed un po’ matto, come amava definirsi lui stesso” dice il Presidente dell’Associazione Antonello Tovo. 

Un uomo brillante, dalla simpatia innata, con una capigliatura e una barba che non potevi non notare, gli occhi chiari e lo sguardo penetrante. Ha vissuto molte vite, Luigi: alpino per obbligo, sportivo per passione, ingegnere per “formazione e natura”. Luigi Carpaneda e Marina Perrot arrivano circa 50 anni fa La Maddalena in qualità rispettivamente di ingegnere e architetto, per la realizzazione di un complesso turistico sull’isola. Fin da subito hanno apprezzato e amato le bellezze di questo territorio così aspro e allo stesso tempo così ospitale. Carpaneda si distingue fin da subito nell’arte e nell’eleganza della scherma, vincendo un oro e un argento ai giochi olimpici. Appassionato velista  fu presidente della commissione Altomare della Federazione Italiana Vela e cinque volte capitano della squadra italiana all’Admiral’s Cup e infine presidente onorario di Mascalzone Latino – Audi Team.

Insieme a Marina Perrot, che ancora oggi collabora e sostiene Acque Libere, ha dato tanto al mondo della vela isolana, contribuendo a rendere La Maddalena uno dei campi di regata più famosi e importanti del Mediterraneo.” continua Tovo.

Acque Libere ACSD opera all’interno dell’Arcipelago di La Maddalena e si propone di abbattere ogni barriera per rendere questo mare e questo territorio accessibile a tutti, normodotati e persone con diversi livelli di disabilità, attraverso numerose attività sportive legate al mare e non solo. É infatti reduce dal successo della quinta edizione del Progetto a favore di pazienti affetti da sclerosi multipla “Stile di vita nutrizione e vela”. Un’iniziativa voluta e sostenuta da Rotary Club Milano San Babila, in partnership con la Fondazione Don Gnocchi di Milano.

La scelta del nome non è di certo casuale, “acque libere“ infatti, nel Codice del segnalamento marittimo indica un punto dopo il quale si può navigare senza pericoli e in completa sicurezza. Nata nel 2013 come associazione culturale sportiva dilettantistica, ha dato il via alle sue attività nautiche, restaurando due imbarcazioni a vela adatte sia a normodotati che disabili.

Link al sito: 
www.acque-libere.org


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