La “lotta di classe” ambientale di Claudia: “A Cagliari mastelli per tutti, anche a chi non paga la Tari”

Claudia Ortu ha 44 anni, è una ricercatrice universitaria ed è in prima fila per la tutela dell’ambiente: “Non facciamo gli sceriffi, diamo i mastelli del porta a porta anche agli abitanti di Is Mirrionis che non pagano la Tari. Non vedo l’ora che scompaiano tutti i cassonetti, i cagliaritani vogliono fare la differenziata. Da un anno ho fatto la scelta estrema di non guidare l’auto”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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“Distruggiamo il sistema, non il pianeta”, questo il cartellone che tiene al collo Claudia Ortu, ricercatrice universitaria di Linguistica inglese 44enne, residente a Cagliari. C’è anche lei, in prima fila, alla marcia per la “difesa del clima” organizzata dalla costola cagliaritana di “Fridays for future”. E lei, sul tema, ha le idee ben chiare: “Da un anno ho fatto la scelta estrema di non guidare l’auto, me l’ero ripromessa da tempo. Il porta a porta è partito ma sta creando problemi in alcune zone della città. C’è stato un momento di grande estremismo nella zona di Is Mirrionis, dove non sono stati dati i mastelli solo perchè gli abitanti non pagano la Tari, è una discriminazione. Le questioni di classe e ambientali sono intrecciate tra loro, non dare la possibilità alle persone di conferire i rifiuti è un errore madornale. I soldi si possono recuperare in qualche modo”, spiega la Ortu, “ma la salute dei cittadini viene prima”.

E l’attivista “green” è sicurissima: “Non vedo l’ora che scompaiano tutti i cassonetti, sono un ricettacolo di gabbiani che vengono per nutrirsi”. Ma ci sono cagliaritani che pagherebbero oro per riaverli: “No, la differenziata avanzata serve, non posso pensare che alcuni cagliaritani non amino la loro città. Tutte le cose vanno fatte tenendo conto delle varie esigenze dei cittadini, oltre alle differenze di classe”