Malumori interni alla coalizione di maggioranza, prima di tutto fra i Progressisti, e proteste dell’opposizione che spingono per dare priorità alla finanziaria non sono servite: il disegno di legge con quella che a tutti gli effetti viene considerata una riforma della sanità approda domattina nell’aula del consiglio regionale. Nonostante il momento delicato e nonostante la mancata approvazione della finanziaria di fatto blocchi tutta la spesa, la maggioranza ha dunque deciso di portare in consiglio regionale un disegno di legge che si annuncia divisivo, criticato anche dai sindacati, non condiviso da alcune parti della coalizione di maggioranza e ovviamente non apprezzato dal centrodestra visto il commissariamento in arrivo dei vertici delle asl.
Alle 17 è previsto un vertice con l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi, i capigruppo e i membri della commissione sanità per limare gli ultimi dettagli in vista del dibattito. Prima di procedere con la sanità il consiglio domani voterà il terzo mese di esercizio provvisorio, e sicuramente si andrà anche al quarto: significa che la spesa in Sardegna è di fatto bloccata, possibile solo in dodicesimi per spese obbligatorie. Poi sarà la volta della sanità, sicuramente l’urgenza più grande in Sardegna, dove la situazione è davvero difficile.
Il testo approda in aula nella versione adottata dalla giunta ad agosto, ma con l’eliminazione delle norme che prevedevano spese che, visto l’esercizio provvisorio, non possono essere coperte nell’attuale esercizio provvisorio. Eventuali modifiche arriveranno attraverso emendamenti da discutere direttamente in Consiglio. La tensione è alta e il confronto si preannuncia acceso. L’opposizione, che annuncia una pioggia di emendamenti, non esclude di chiedere un rinvio in commissione, ma la giunta tira dritto.











