La Finanza scopre una maxi evasione di oltre tre milioni di euro nel Medio Campidano

Nel mirino una ditta di trasporti


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Nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione fiscale, le Fiamme Gialle della Tenenza 
di Sanluri hanno concluso una verifica fiscale nei confronti di una ditta operante nel settore 
dei trasporti con sede nel Medio Campidano.  
 
L’input operativo scaturisce da una preliminare attività informativa esperita durante il 
quotidiano controllo del territorio e da un successivo approfondimento mediante il riscontro 
con i dati estrapolati dalle banche dati in uso al Corpo. 
 
In particolare, durante i controlli in materia di beni viaggianti su strada sono stati fermati 
due mezzi della ditta verificata i cui conducenti, a seguito di preliminari accertamenti, 
sono, fin da subito, risultati essere impiegati “in nero”, cioè privi di qualsiasi copertura 
contrattuale, assicurativa e previdenziale. 
 
In un’ottica di trasversalità dell’azione di controllo, sono quindi stati esperiti gli opportuni 
approfondimenti sulla gestione economico patrimoniale dell’azienda, sottoponendola a 
verifica fiscale. 
 
L’attività ispettiva si è basata sulla ricostruzione “induttiva” del reddito di impresa 
effettivamente conseguito e del volume di affari realizzato, attraverso l’analisi della 
documentazione contabile (fatture emesse e fatture acquisti), esibita dalla parte o reperita 
a seguito dei cd. controlli di coerenza esterna (questionari di richiesta di dati e notizie e 
controlli incrociati) nonché mediante l’utilizzo delle indagini finanziarie. 
 
L’esito della verifica ha quindi consentito di rilevare, oltre alla circostanza che l’impresa 
non ha presentato le dichiarazioni annuali ai fini delle imposte sui redditi, dell’I.V.A. e 
dell’I.R.A.P., dal 2013 al 2018  risultando conseguentemente evasore totale  un’omessa 
dichiarazione di ricavi per complessivi 3.163.388 euro ed un’evasione I.V.A. pari a 326.652 
euro. 
 
L’imprenditore, in relazione all’impiego di manodopera “in nero”, oltre alla diffida a 
regolarizzare la posizione dei due lavoratori, è stato destinatario di una sanzione 
amministrativa complessiva da un minimo di 9.000 a un massimo di 54.000 euro per i due 
dipendenti non regolarmente assunti.  
 


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