L’associazione ‘no po lucrai de utilidade sotziali’ chiede un risarcimento danni alla base NATO di Decimomannu. La notizia per cui i tedeschi lasceranno la base è stata accolta con grande gioia da parte dell’associazione: “adesso dobbiamo mobilitarci per il riconoscimento dei danni subiti alla nostra economia, all’ambiente, alla salute. Dobbiamo chiedere il giusto indennizzo per le privazioni imposte al territorio dalle attività militari. Stando alle stesse fonti militari nella base di Decimomannu dal 1955 fino al 2010 ci sono stati 2.500.000 movimenti aerei, circa 45.000 movimenti all’anno per un consumo giornaliero di circa 1.000.000 / 1.200.000 di litri di carburante JP8 (simbolo NATO F-34)”, affermano. Per concludere secondo l’associazione si dovrebbero tutelare i posti di lavoro degli operai che lavorano da anni nella base.












