Tradito dalla sua irrefrenabile passione di apparire sul web, sui social, in particolare su Facebook dove postava puntualmente foto, selfie e post dalla spiaggia messicana di Playa del Carmen, si esultava quando era in palestra, a casa e nel suo ristorante creato per “celare” (secondo le sue intenzioni) la sua permanenza nel sud America.
Ma a tradire il narcotrafficante Ivan Fornari, classe 1982, originario di Mulinu Becciu, a Cagliari, è stata proprio la sua spavalderia che ha consentito ai poliziotti della Questura cagliaritana di rintracciarlo attraverso meticolose indagini sul web, con la georeferenziazione dei luoghi da lui frequentati.
L’OPERAZIONE. Questa mattina il dirigente della Squadra Mobile, Alfredo Fabbrocini, ha illustrato i dettagli dell’importante operazione: Fornari si era allontanato tre anni fa dalla Sardegna per sfuggire ad un provvedimento di carcerazione legato a diverse vicende di spaccio e detenzione di droga, tra cui hashish e cocaina. Gli investigatori della sezione Narcotici di via Tuveri e quelli di Roma hanno collaborato attivamente con l’autorità giudiziaria messicana per ottenere l’estradizione: infatti, per lo spacciatore, è scattata l’immediata espulsione per via della sua irregolarità con il visto sul territorio locale dove soggiornava con un tenore di vita agiata. Ma ciò non gli ha di certo consentito di sfuggire alla cattura, una volta ammenettato è stato trasferito nel carcere di Civitavecchia, dove per ora è trattenuto in attesa di essere poi destinato in Sardegna.
LE INDAGINI. Elemento di spicco della criminalità cagliaritana coinvolto in numerose indagini in materia di droga con risvolti nazionali e internazionali, già dichiarato latitante dalla Corte d’Appello di Cagliari dal maggio dello scorso anno, Fornari a ottobre successivo veniva colpito da un ordine di esecuzione pene, per reati in materia di narco-traffico, nonché ricettazione e resistenza a P.U., per il quale risultano da espiare anni 5, mesi 7 e giorni 1 di reclusione; provvedimento emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Cagliari. L’attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile di Cagliari, veniva avviata nel mese di dicembre u.s. quando acquisizioni informative segnalavano la presenza del ricercato in Spagna.
FACEBOOK, LA SUA PASSIONE. Gli investigatori cagliaritani, mediante l’analisi di particolari minimi presenti nel profilo facebook del ricercato, stabilivano che lo stesso, invece, si era rifugiato in Messico e riuscivano ad accertare con precisione la città (Playa Del Carmen) e gli indirizzi precisi dei luoghi abitualmente frequentati dallo stesso (palestra, attività lavorativa, luogo di dimora); il tutto sempre mediante l’analisi delle foto che lo stesso postava in maniera irriverente sul proprio profilo facebook, ritenendo erroneamente di postare scatti che non fornissero elementi individualizzanti. Le dettagliate informazioni, comunicate in data 23.02.2017 e 02.03.2017 al Servizio Interpol, consentivano il quasi immediato rintraccio del latitante da parte della Polizia messicana, che rintracciava lo stesso presso il polo turistico indicato. Il narcotrafficante, non in regola con il visto di soggiorno in Messico è stato espulso dal territorio di tale Stato ed imbarcato su un volo diretto Alitalia da Città Del Messico. Lo stesso, nel pomeriggio di ieri, all’atto dello sbarco all’aeroporto internazionale di Fiumicino, veniva tratto in arresto da personale della Squadra Mobile di Cagliari e dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di quello scalo aereo e le fasi di arrivo sono state documentate dal Servizio Polizia Scientifica del Dipartimento.
LA “BELLA VITA”. Nel video, eccolo ritratto su Fb con foto di famiglia con sfondo scritta gigante 2017 posizionata davanti ad un locale e foto seduti ad un tavolino all’interno dello stesso esercizio. Il locale veniva individuato per il “COCO BONGO” di Playa del Carmen, ancora all’interno di un piccolo bar ristorante ed in una piccola insegna alle sue spalle si leggeva il nome “Controvento”. L’esercizio, poi da lui trasformato in “Controvento sardegna”, veniva individuato a Playa del Carmen in Calle 2 Nte, centro, 77710. Poi nella palestra da lui frequentata. Anche in questo caso si analizzavano alcune apparentemente insignificanti scritte sugli attrezzi nonché su una vetrata ed anche la particolare struttura di una panchina in legno e si riusciva a risalire alla palestra ubicata a 1^ av. Norte #255 entre av. Constituyentes y calle 16 bis col. Centro, all’interno di una piscina e da alcuni particolari delle strutture murarie (particolari conformazioni delle finestre e loggiati interni si risaliva, tramite l’analisi di numerosi motori di ricerca (in particolare Homeli Days) al residence di dimora del ricercato ubicato in Av Constituyentes & 20 Avenida Nte, Gonzalo Guerrero, 77720 Playa del Carmen QR Messico.
Nell’ultimo post sui social di Fornari, risalente a qualche ora prima dell’arresto, la foto di una bicicletta con la scritta “che bello essere poveri” ad indicare l’arroganza con la quale il ricercato viveva la sua latitanza, vantandosi con i suoi accoliti sardi dello stato di benessere economico ed ostentando la propria impunità.
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