Irina, 32 anni di Cagliari, a Radio Casteddu racconta il suo dramma: “Abbiamo uno sfratto esecutivo e mio marito ha perso il lavoro: se non fossi incinta dormirei anche in macchina, ma ora non me lo posso permettere. Chi può, offra un lavoro a mio marito o ci aiuti a trovare un alloggio”.
“Il contratto regolare di affitto è scaduto e il padrone ha deciso di non rinnovarlo. In questi ultimi sei mesi non siamo riusciti a trovare un’altra soluzione anche perché nel frattempo è capitato che l’impresa dove lavorava io marito non gli ha rinnovato il contratto e ci siamo ritrovati senza lavoro e senza garanzia per prendere un’altra casa in affitto. Il padrone ci ha mandato una lettera di sfratto e l’udienza che si è tenuta il 13 gennaio ha convalidato lo sfratto esecutivo. Noi ci siamo rivolti anche alle istituzioni che hanno promesso che entro qualche giorno ci avrebbero ricontattato, garantendoci la possibilità di un alloggio. Però, attualmente, non si è ancora fatto sentire nessuno”.
Irina lancia un appello:
“Noi chiediamo un lavoro per pagare un affitto, come abbiamo sempre fatto, o, sino a quando non riusciremo a risolvere, di avere un alloggio provvisorio.
Il giudice ha stabilito come data ultima il 31 marzo, ma il padrone di casa preme perché in casa dovrebbe entrare un parente malato e ha bisogno dell’appartamento per adeguarlo.
Noi prendiamo il Reddito di Cittadinanza, abbiamo proposto anche questo come garanzia per pagare l’affitto ma
nessuno ha accettato. Dormirei anche in macchina però in questo momento non me lo posso permettere perché sono incinta”.
Per chi volesse aiutare Irina, può contattarla a questo numero di telefono: 347 533 7102
Risentite qui l’intervista a Irina di Paolo Rapeanu e Gigi Garau
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