«Dal 25 luglio non siamo più ospiti in viale La Playa. In seguito all’ordinanza del 21/07/2016 del Tribunale di Cagliari, siamo stati costretti ad abbandonare il punto vendita che da 19 anni ci ospitava».
Il coraggio di due imprenditori sardi, la voglia di non arrendersi e creare ancora una volta (con difficoltà palesi dato il periodo di forte crisi) lavoro e occupazione per la loro terra natia. In tutta l’Isola, da nord a sud, i fratelli Murgia hanno creato con il passare degli anni un impero, con i market Pan, centri commerciali Iper Pan e i discount, con migliaia di dipendenti e un indotto finale che rappresnetano un fiore al’occhiello del settore commercio sardo. Con numeri e bilanci in positivo alla mano.
LA PLAYA. La Direzione della SuperEmme, dal canto suo non aveva mai mollato la presa, volutamente voleva restare in quei locali che da 20 anni rappresentavano una realtà ben solida: “Dal 3 novembre 2015, giorno della notifica dell’intimazione di sfratto per fine locazione – scrive la SuperEmme spa – ci siamo impegnati con tutti i mezzi possibili per opporci alla decisione di non ospitarci più. In questo lasso di tempo ci siamo impegnati con tutte le nostre forze, dall’opposizione allo sfratto del 2/12/2015 all’opposizione al precetto del 11/05/2016 sino al reclamo del 27/6/2016, con oltre 9 udienze svolte in questi mesi. La chiusura de “La Playa” ci ha preoccupato fin da subito – prosegue la Direzione – e abbiamo cercato e stiamo tuttora cercando in ogni modo alternative alla perdita di un parte importante della nostra storia e della nostra azienda ma siamo stati comunque costretti ad avviare la procedura di licenziamento collettivo per i collaboratori coinvolti. Siamo delusi e rammaricati per non essere riusciti a convincere le diverse parti coinvolte dell’importanza di aiutare chi da sempre si batte per la crescita del territorio sardo e che lavora esclusivamente nel luogo in cui vive. Nonostante questa vicissitudine, continueremo con maggior forza e determinazione a sviluppare nuove opportunità per la nostra terra e per la nostra gente”.











