Ha conosciuto le spiagge e gli angoli più incantati della Sardegna, ma anche i suoi lati meno carini e suggestivi, a quanto pare, Sakina Signorelli. Originaria della Costa D’Avorio, nell’Isola dal 2015 dopo una parentesi in provincia di Milano, ieri si è sfogata attraverso un video diventato virale sui social: “Un ragazzino, a Le Vele, mi ha dato della p**** solo per il colore della mia pelle” (QUI la notizia). “È razzismo”. La sua denuncia pubblica ha scatenato un vespaio di polemiche. E ora, la ragazza, da anni nel mondo dei set fotografici e delle serate danzanti, “lavoro principalmente come modella, ma faccio anche la ragazza immagine”, prossima a partorire, ha preso una decisione: “Dopo che nascerà mia figlia lascerò Cagliari e l’Italia. In Francia mi aspetta mia zia, lì hanno un’altra mentalità”. La giovane è un fiume in piena: “Tante volte sono stata vittima di battutine volgari e apprezzamenti sessisti. Un uomo, due settimane fa, a Monserrato, mi ha chiesto dove volessi andare mentre stavo attendendo il bus alla fermata. A Villacidro, paese nel quale ho vissuto anni fa, le battute sul colore della mia pelle quasi si sprecavano”, racconta. Sakina continua, il tono di voce non tradisce tutta la rabbia che ha dentro: “Il ragazzino, a Le Vele, mi ha insultato anche se sono palesemente incinta, senza nessun rispetto. Appena ho saputo di essere in dolce attesa è finito il rapporto col mio compagno. Sono alla diciottesima settimana e sto combattendo ogni giorno da sola, supportata da poche amiche, per andare avanti”. Ma è comunque sbagliato fare di tutta l’erba un fascio. Chi insulta o fa battute volgari si può trovare tanto a Cagliari quanto a Melbourne, in Australia.
“Sì, è vero. Ma nel mio caso le volte in cui mi sono sentita a disagio sono tante, troppe. C’è chi fa battute velate, chi finge di volerti aiutare. Sono stata protagonista di vari spot, anche di marchi famosi, finiti sulle tv italiane”. Il nome per la figlia l’ha già scelto: “Amira”. Quando la potrà stringere tra le sue braccia, tra le mani stringerà anche un biglietto di sola andata per la Francia: “Non è per darla vinta alle persone volgari, so che tutti i sardi non sono così ma questo non è, comunque, il mio mondo. Tante volte avrei potuto denunciare ma ho preferito lasciare correre”.












