Il caro energia spaventa le amministrazioni. Le bollette triplicate rischiano di svuotare le casse dei comuni e privare i cittadini di servizi essenziali . Bortigali ha deciso di spegner e le prime luci e anche a Cagliari partirà con un taglio agli sprechi e in futuro saranno adottati comportamenti più sobri.
Il centro sardo che ha deciso di agire è Bortigali in provincia di Nuoro, dove il sindaco Francesco Caggiari ha emesso un’ordinanza in cui spiega che “l’amministrazione comunale, vista la grave crisi energetica che il paese attraversa, si vede costretta, per mantenere integro il bilancio comunale e non rischiare il disavanzo, ad assumere difficili decisioni”, come la “riduzione dell’illuminazione pubblica. I punti luce del territorio comunale saranno accesi in numero minino indispensabile per garantire l’illuminazione esclusivamente nelle strade di maggior flusso veicolare per evitare problemi di sicurezza”.
Novità in arrivo anche nel capoluogo. “E’ un problema molto serio, ora dobbiamo fare attenzione perché anche 10 minuti in più possono fare la differenza”, spiega Alessio Mereu, assessore alla Mobilità, con delega all’Illuminazione pubblica, “siamo già partiti. Le luci si stavano spegnendo 20 minuti dopo che il sole era già spuntato. Così in alcuni quartieri abbiamo deciso di tagliare e adeguare l’illuminazione alla luce del giorno. Presto lo faremo in tutta la città. Stiamo facendo alcune valutazioni, per capire a cosa possiamo rinunciare e per promuovere interventi apparentemente marginali ma che in realtà possono rivelarsi decisivi. Ad esempio le illuminazioni celebrative dei monumenti (giornata mondiale della fibromialgia, ecc) avranno dei limiti. Invece di illuminare il monumento per una settimana lo faremo per un’ora o per un giorno. Attendiamo anche indicazioni che potrebbero arrivare in questi giorni dal Governo”.