Protesta senza tregua “contro la speculazione energetica”: centinaia in piazza anche ieri a Cagliari per dare voce a chi si oppone “all’attacco senza precedenti dell’azione devastatrice e dello sfruttamento coloniale della Sardegna, che rischia di cancellare la nostra storia, la nostra cultura, la nostra identità”. Il comitato promotore è quello contro il Tyrrhenian Link di Terna che, da Selargius a Quartu, ha iniziato la realizzazione del suo mega impianto, sottomarino, che collegherà la Sardegna alla Sicilia. “Insieme a 10.000 persone nelle giornata che ricorda la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, abbiamo portato la voce di chi da tempo sta lottando contro la speculazione energetica.
La Costituzione è il più grande risultato della Resistenza. Si può dire che la Costituzione pone le basi del Nuovo Stato sugli ideali della Resistenza: il governo dal basso, i diritti sociali e di libertà, il ripudio della guerra”. Tanti i comitati spontanei che sono nati in difesa del territorio: “Quella che chiamano “transizione energetica” la produzione di energia da fonti rinnovabili per il giusto superamento della produzione da fonti fossili, in realtà si sta realizzando con la democrazia sospesa con la violazione della Costituzione, sulla testa delle autonomie locali e delle comunità.
Sta succedendo a Sanluri dove dovrebbe sorgere un mega impianto eolico a ridosso del Nuraghe Cuccuru Is Melas;
sta succedendo a Selargius dove Terna SpA con il Tyrrhenian Link che prevede la costruzione di due stazioni elettriche in 17 ettari di agro, intende distruggere irreversibilmente la nostra campagna; insieme alla devastazione del territorio di terra mala un tratto di litorale di Quartu S. Elena un ecosistema naturalista e ambientale confinante con mare pintau inserito nella rete natura 2000 e dove vivono 120 famiglie , luogo dove è previsto l’approdo del cavo sottomarino che porterà in Sicilia l’energia prodotta in Sardegna”. Si richiama la Costituzione,
“all’art. 9 tutela il paesaggio, l’ambiente, il patrimonio storico artistico, la biodiversità e gli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni.
Ma questo non ha fermato il Consiglio di Stato che si è espresso a favore di un impianto eolico nelle vicinanze de Saccargia su cui ha espresso la volontà di opporsi la Presidente Todde; oltre alla condanna di M. Tamponi direttore dell’ufficio beni culturali della Conferenza Episcopale Sarda il quale ha censurato ” i profittatori che vengono nelle nostre terre per rubare il vento, violare la nostra identità e offendere la nostra madre terra”.
Occorre bloccare tutte le procedure e le richieste in corso per consentire alla Regione Sarda di dotarsi di un sistema di regole.
La Regione deve fare in fretta, metta mano alla Moratoria che il coordinamento dei comitati sardi contro la speculazione sta chiedendo da tempo e che la Presidente Todde ha pronta.
Nel frattempo i comitati con le comunità coinvolte continuano a manifestare opposizione alla speculazione energetica, nel silenzio più assordante di chi ha responsabilità di governo ( i* Sindac* dei comuni interessati dal Tyrrhenian Link? ).
Ora e sempre resistenza altro che festa” conclude il comitato.









