In Italia boom dei musei, la Sardegna non sfrutta l’occasione Giganti

L’opinione di Antonello Gregorini: “La Sardegna segna un  aumento del 2,9% per le presenze nei musei. Possiamo dirci soddisfatti? A mio avviso assolutamente no”.


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di Antonello Gregorini- Nurnet

IN ITALIA MIGLIORANO GLI AFFLUSSI AI MUSEI, E LA SARDEGNA?
Grande soddisfazione per i dati di afflusso che “decretano un nuovo record per i musei italiani. I 44,5 milioni di ingressi nei luoghi della cultura statali hanno portato incassi per oltre 172 milioni di euro, con un incremento rispettivamente del 4% e del 12% rispetto al 2015 che corrispondono a 1,2 milioni di visitatori in più e a maggiori incassi per 18,5 milioni di euro. … una crescita nella quale il Sud gioca un ruolo importante, con la Campania anche nel 2016 stabilmente al secondo posto nella classifica delle regioni con maggior numero di visitatori grazie agli oltre 8 milioni di ingressi registrati, un aumento del 14,2% sul 2015. …”(Fonte MIBACT)
La Sardegna segna un corrispondente aumento del 2,9% per le presenze nei musei (fonte U.S.). 
Possiamo dirci soddisfatti?
A mio avviso assolutamente no. 
In un contesto come quello sardo, con l’esplosione mediatica dei Giganti e una enorme crescita dei gruppi di appassionati del paesaggio archeologico ed escursionisti outdoor, espressa anche dall’esistenza di questa e altre pagine felicemente attive sui social network, si deve pretendere molto di più.
La limitata stagione turistica, problema atavico dell’economia sarda, può essere risolta solo da una decisa azione a favore della nostra Storia, della Cultura e dell’unicità dei Paesaggi Archeologici dell’interno, ancora oggi troppo sconosciuti rispetto alle pur bellissime spiagge.
Occorre quindi trovare nuove formule, perché la reiterazione di quelle vecchie, spesso causa di sprechi enormi di risorse pubbliche, è evidentemente inutile.


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