Comincia oggi la prevendita dei biglietti presso il circuito Box Office di “Attends, attends, attends…(pour mon père)”, l’ultima fatica firmata dall’eclettico artista belga Jan Fabre che approderà nell’isola il 5 maggio all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari. Il costo del biglietto sarà di 20 euro, 15 invece il ridotto.
“Attends, attends, attends…(pour mon père)” è l’ultima tappa di MeravigliOZamente, la rassegna incastonata all’interno della 13 esima edizione del Festivalguer, allestita con il contributo della Fondazione Meta.
L’appuntamento sarà un’occasione unica per assistere ad una performance dalla straordinaria poesia e forza evocativa, cucita addosso al danzatore Cédric Charron dal geniale Jan Fabre, considerato tra i più promettenti della scena internazionale, che torna in Sardegna dopo quattro anni di assenza proprio con “Attends, attends, attends…pour mon père”.
Infatti Jan Fabre, tra i più originali e affascinanti maestri degli ultimi decenni nel campo dell’arte scenica e dell’arte visiva, crea lavori che evocano immagini potenti, disturbanti, di profonda bellezza ed inquietudine. E con “Attends, attends, attends… (pour mon père) il visionario artista fiammingo riflette ancora una volta sul mistero del passaggio finale da sempre al centro della sua ricerca.
Il palcoscenico diventa, allora, metafora di un luogo indefinito in cui si traspone un emozionante rituale d’addio di un figlio per il padre. L’azione si svolge attraverso la straordinaria interpretazione del performer Cédric Charron: Jan Fabre ha plasmato per lui un assolo tra i più intensi per potenza evocativa e capacità di conquistare il pubblico, conducendolo in un viaggio spirituale ed emotivo intriso di poesia. E così la fisicità di un ballerino straordinario come Charron intrecciata all’arte visionaria di Fabre, tessono le trame di un un dialogo tra un figlio e un padre che si trasforma in un confronto tra la vita e la morte, tra la realtà e i suoi fantasmi. La corporeità debordante ed animalesca che trasuda dallo spettacolo scuote e cattura lo spettatore, trascinandolo in un viaggio sospeso nel tempo creato dal genio straordinario di Jan Fabre.













