“Il virus è arrivato nei paesini sardi, sì a restrizioni e multe per chi non indossa la mascherina”

I contagi in Sardegna? “In aumento, è preoccupante: non sappiamo quando scenderà la curva”. L’assessore regionale della Sanità è netto: “Ben vengano nuove restrizioni dove non si rispettano le regole: in caso di emergenza sappiamo come avere nuovi posti negli ospedali”


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Contagi in aumento, primi lockdown o semi-lockdown attuati da vari sindaci e, in arrivo, un nuovo Dpcm del Governo Conte che, al netto di ciò che conterrà, non darà la possibilità a nessun presidente di Regione di emanare ordinanze più “morbide” rispetto a quelle attuali. Anzi, più restrittive, se sarà necessario. È stato lo stesso premier Giuseppe Conte a rassicurare:

“Nessuna chiusura di bar e ristoranti”. A livello di rumors, però, restano in piedi le mascherine sempre obbligatorie nei luoghi all’aperto. L’assessore regionale della Sanità, il leghista Mario Nieddu, “sposa” totalmente questa linea. “I contagi stanno aumentando in maniera un po’ preoccupante, alcuni sindaci sardi stanno adottando delle misure restrittive. Stiamo facendo più tamponi di prima, siamo nella media dei contagi del primo periodo ma in una fase espansiva, non sappiamo quando la curva potrà scendere”, afferma Nieddu. “Le persone devono riprendere anche la sana abitudine delle mascherine, oltre a evitare assembramenti e igienizzarsi le mani. Ben vengano misure restrittive e anche sanzionatorie, se si è incapaci di rispettare le regole allora bisogna che qualcuno le faccia rispettare”,

Dall’ultimo bollettino regionale, sono 116 i positivi al Coronavirus ricoverati negli ospedali sardi, diciannove quelli in terapia intensiva”. In caso di un’emergenza, cioè di numeri in aumenti, “abbiamo un piano modulare per garantire posti letto”. Una modalità di intervento “step by step, attivando anche nuovi reparti”, annuncia l’assessore.