di Jacopo Norfo
“Se votassi No, mi dovrei dimettere”: queste le parole del sindaco Massimo Zedda sul prossimo referendum del 4 dicembre. Non dice però cosa voterà e farà votare il primo cittadino di Cagliari, deludendo un po’ in questo tempo i suoi tanti elettori che aspettavano una indicazione chiara sulla riforma costituzionale. Ai microfoni di “Un giorno da pecora”, Zedda ha però chiarito meglio la sua intenzione: “Non mi esprimo pubblicamente ma non posso realizzare un pezzo di riforma con la Città Metropolitana, per poi esprimermi con il No. Altrimenti, subito dopo, dovrei dimettermi”. Zedda comunque non dice cosa voterà (anche se tra le righe qualcosa si intuisce) mentre Sel, il suo partito che ha però deciso di sciogliersi da solo (dopo avere occupato tante poltrone e posti pubblici a Cagliari) voterà chiaramente No e il Pd di Renzi si esperime per il Sì. Zedda al momento non fa parte di alcun partito, dopo l’implosione della stessa Sel.
Duro l’attacco al sindaco del comunista Enrico Lobina: “Ecco come il sindaco di Cagliari, di sinistra, votato anche dai “comunisti”, voterà al referendum costituzionale del 4 dicembre”, afferma.












