La sanificazione? Fatta, costo totale: “150 euro più Iva, soldi tolti dai pochi risparmi che avevo negli ultimi due mesi, senza stipendio”. Simona Mereu, 32 anni, vende bigiotteria e vestiti femminili in via Garibaldi a Cagliari e, oggi, ha tirato nuovamente su la serranda dopo l’ordinanza di Christian Solinas. Sarà operativa da domani, ma la crisi non è andata in lockdown, anzi: “I 600 euro del Governo non sono niente, non ci pago neanche l’affitto. Ho comprato uno spray per sanificare i vestiti, altri venti euro, col rischio che possano rovinarsi, oltre agli igienizzanti per mani che costano l’ira di Dio”, afferma. “Tutti soldi che escono e non rientrano, la mia unica dipendente è in cassa integrazione e non ha ancora visto un euro, io non sono nelle condizioni di anticiparle lo stipendio perchè sono solo una piccola commerciante”.
E con un piccolo negozio, inoltre: “Il Governo deve eliminarci una serie di costi, anche internet, costato settanta euro ma non utilizzato: a che serve posticipare il pagamento degli F24 a settembre? Il cliente non è più libero di entrare a dare un’occhiata e farsi un’idea, nel mio negozio, che è piccolo, si potrà entrare solo uno alla volta e se entri nel negozio e magari non acquisti e non dai la possibilità agli altri di entrare perchè magari sono in fila fuori, allora si sentiranno quasi costretti ad acquistare o a velocizzare l’acquisto”.










