Il Natale in solitario del nostro Gigi Riva:il bomber commuove ancora

Gigi Riva che passeggia in via Dante, come tutti i giorni, come un cagliaritano qualsiasi. Dopo un anno difficile per lui, con lo stop alla Nazionale, i dolori del vecchio infortunio. Una città che lo ama profondamente, lui risponde a tutti: “Buongiorno, auguri”

In fondo una delle immagini più belle di questa vigilia di Natale è proprio questa: Gigi Riva che passeggia in via Dante, come tutti i giorni, come un cagliaritano qualsiasi. “Giginho”, come lo chiama l’autore di questa foto Alberto Cardu, il ragazzo che due anni fa registrò il marchio del “like” di Facebook.  Una foto che potrebbe essere scattata sempre, ma che oggi fa un po’più effetto. Perchè è stato un anno duro per il nostro Gigi Riva, con l’addio (o l’arrivederci?) alla Nazionale, le interviste su come la crisi stia mettendo in ginocchio i sardi, i dolori per l’infortunio che ebbe in Nazionale che si fanno risentire. E quei 69 anni compiuti da poco, i racconti di come restare a Cagliari sia stata una scelta di vita. Non c’è un cagliaritano che non lo ami e non lo rispetti: c’è una differenza importante tra Riva a cagliari e Maradona a Napoli. Entrambi hanno suggellato scudetti quasi irripetibili. Ma è la condotta di vita del nostro Gigi che fa la differenza: incuriosiscono il suo carattere riservato, le cene in solitario al ristorante di Giacomo alla Marina, le sue passeggiate tra via Paoli e via Dante. La città non sarebbe così bella, senza di lui. Una volta scrivemmo su questo giornale che il Comune stava pensando di dedicare la piazza Amsicora agli “eroi” dello scudetto. Gigi Riva ci chiamò al telefono per dirci: perchè avete scritto che siamo degli eroi? Il calcio non sforna certo eroi, è un termine che non meritiamo. Ma Gigi Riva commuove ancora. Cagliari non sarebbe quasi più Cagliari, senza di lui. “Buongiorno, auguri”, ripete e sorride.