Serramanna – Il grido disperato di mamma Olivia: “Trasferite mia figlia per salvare la sua vita, al Brotzu, a Sassari o a Milano, anche a spese mie”. Elisabetta, 45 anni, da tre mesi lotta per la vita nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di San Gavino Monreale per una setticemia dopo una caduta. “Se lei oggi dovesse morire, la seguirò. Per me mia figlia è tutto”.
Trascorre le giornate al capezzale della figlia, Elisabetta Montis, bella, un sorriso sempre acceso per tutti, due occhioni celesti come il mare che tanto ama. Ha tante amiche nel suo paese che l’aspettano e pregano per lei, da mesi, ben tre, da quando è entrata in ospedale dopo le complicazioni causate da una banale caduta. Olivia Pilia ha raccontato tra le lacrime a Casteddu Online ciò che è successo, scossa, con il cuore colmo di dolore: ha lanciato un grido disperato d’aiuto per sua figlia, per tentare il tutto per tutto per strapparla alla morte. Le sue condizioni sono molto gravi, la setticemia ha colpito cuore, fegato, cervello e polmoni.
Il dramma: a giugno una caduta, il 12 precisamente, e due fratture alla tibia e al piede. Ma la complicazione giunge dopo, per il femore, intaccato, e scoperto solo dopo una tac effettuata all’ospedale Marino di Cagliari. La cura in casa, le corse continue in ospedale, “mia figlia era molto sofferente, aveva fortissimi dolori”, sino al ricovero avvenuto nell’ospedale di appartenenza, quello del Medio Campidano. Si spalancano le porte del reparto di terapia intensiva dove da tre mesi lotta per rimanere in vita. A suo fianco sempre la mamma che ha tentato più volte di chiedere che venisse trasferita in un’altra struttura, a Cagliari, a Sassari o Milano, per essere sottoposta a terapie “per salvare il salvabile”.
Sino a stamattina, quando il dolore, lo strazio, la disperazione hanno preso il sopravvento e Olivia ha deciso di rendere pubblico il calvario al fine di chiedere l’intervento da parte dell’assessore alla sanità, o chi di competenza, per attivare la macchina del trasferimento della donna. Gravissima, “sta morendo, vi prego aiutatemi per cercare di tentare ogni strada, lei è la mia vita, il mio sostegno, senza di lei sono morta anche io”.










