È passato poco più di un anno da quando Whatsapp ha introdotto anche in Italia la funzionalità dei ‘channels’, i famosi canali, situati nella sezione ‘aggiornamenti’. E non è un caso che anche il giornalismo, colpito dalle limitazioni imposte dagli algoritmi di Facebook e Google, se ne sia accorto, creando un filo diretto con il lettore fatto di news e breaking, link e foto. E se la comunicazione appare apparentemente unidirezionale, non si possono commentare i post pubblicati, lo scambio tra gestore del canale e utente è fortissimo. Il motivo è semplice: è possibile esprimere la propria emozione, di fronte al contenuto proposto, attraverso una emoji.
È un luogo che appare più autentico, in cui non ci sono commenti tossici, insulti, parolacce, discussioni inutili e pervicaci. Niente protagonismi, solo lettura. Insomma, i leoni da tastiera non trovano sfogo qui Il gioco è fatto.










