Da Cagliari ai villaggi africani, un sostegno per i bimbi più poveri: banchi, libri e quaderni, la solidarietà in piccoli ma preziosi gesti. Lui si chiama Efisio Antagonista, meccanico di professione e volontario per passione: “Anche durante il covid non abbiamo esitato a prestare il nostro aiuto a chi si trovava in difficoltà “ha spiegato Efisio. Buste della spesa raccolte e consegnate, impossibile dimenticare le difficoltà negli anni della pandemia. Le buone azioni non si sono interrotte ed è così che, attraverso i capannoni nella zona industriale di Elmas e lungo la SS 554, ha conosciuto il presidente di una associazione che si prodiga anche a favore delle popolazioni africane. “Un lavoro di squadra che coinvolge la mia famiglia, mia cognata partirà presto in queste località per conoscere le popolazioni di persona”. Raccolgono fondi che vengono utilizzati per pagare i falegnami locali, i quali realizzano i banchi e, allo stesso tempo, hanno la possibilità di avere un lavoro retribuito. “Abbiamo qualche contatto con le scuole a Kambe, Kaloneny, Mutwapa, Watamu, Malindi, Longobaya. Speriamo di riuscire a dare un piccolo aiuto a questi bambini”.
Ora potranno sedersi comodamente anziché in terra, “il nostro obiettivo è realizzare quattro mura dove potersi riunire e svolgere la lezione”. Il primo banco è già assemblato, ha il nome di Benito, in omaggio al suocero tanto amato del meccanico con il cuore d’oro. Le buone azioni, quindi, non si fermeranno ma proseguiranno e chi volesse contribuire al progetto potrà farlo rivolgendosi direttamente a Efisio Antagonista.








