“La struttura di Elmas non è adatta a ospitare così tante persone per lunghi periodi”. Questo è il giudizio dei parlamentari del Pd, Silvio Lai e Romina Mura, dopo il sopralluogo fatto questa mattina nel Centro di prima accoglienza di Elmas. Ieri il sit in degli immigranti, somali, eritrei e siriani che hanno bloccato la via Roma, e hanno passato la notte in piazza Matteotti. Oggi prosegue la protesta: chiedono che venga riconosciuto loro lo status di rifugiati e una sistemazione più dignitosa.
“La Commissione ministeriale che ha la competenza di riconoscere lo status di rifugiato politico – hanno spiegato Lai e Mura al termine del sopralluogo – deve venire al più presto in Sardegna per risolvere il problema degli oltre 200 migranti ospitati dal Centro di Elmas ormai dall’inizio di luglio”.
Il Centro è diviso in camerate con sei letti a castello ciascuna, per ospitare 200 uomini e 20 donne: 12 persone in ogni stanza, senza porte e con spazi comuni molto piccoli. Il Centro mette a disposizione 5 navette che partono ogni due ore verso Cagliari. “Le condizioni igieniche – hanno detto i parlamentari – tutto sommato sono accettabili. Ma il vero problema è che in una struttura del genere dovrebbero rimanerci al massimo 72 ore e non due mesi”.
I parlamentari Lai e Mura denunciano “l’inaccettabile immobilismo da parte della Regione. In passato, gli assessorati alla Sanità e al Lavoro sono intervenuti per attivare convenzioni con cooperative sociali e case famiglia, in modo da aiutare i migranti a fare una vita dignitosa. Invece, questo governo regionale e’ totalmente assente, e questo e’ inaccettabile viste le condizioni in cui vive questa gente. La cooperativa che gestisce il centro sta ora iniziando un programma di alfabetizzazione, ma non basta. Non deve più accadere che 220 persone restino segregate per due mesi invece che per tre giorni”.












