Dalla Sardegna al cuore del Galles, per portare la tradizione vocale isolana su un palcoscenico internazionale. Il coro CRUC dell’Università degli Studi di Cagliari ha rappresentato l’Italia al prestigioso festival musicale di Llangollen, raccogliendo applausi e consensi con un repertorio tutto sardo. Llangollen International Musical Eisteddfod rappresenta una manifestazione di grande prestigio, una kermesse musicale della durata di sei giorni dove le tradizioni musicali di tutto il pianeta si incontrano annualmente durante il mese di luglio, animando la tranquilla cittadina gallese di mille colori e suoni. A questo appuntamento ha partecipato quest’anno, grazie al convinto sostegno del Magnifico Rettore e del Direttore Generale, il coro CRUC del circolo ricreativo dell’Università degli Studi di Cagliari, unica rappresentanza italiana dell’intero programma musicale del 2025, che si è esibito in un repertorio vocale proprio della tradizione sarda.
Un coro, giovane per anzianità di nascita, ma già pienamente consapevole dell’impegno assunto nel tenere alto il nome della nostra isola, come testimonia la sua partecipazione, lo scorso anno, alla manifestazione UNInCANTO, il festival per cori universitari che si svolge annualmente ad Urbino. A LLangollen brani come Badde Lontana, Ave Maria, Iandemironnai, Nanneddu meu, solo per citare le composizioni più conosciute, sono state eseguiti ed apprezzati dal vasto pubblico che ha popolato la cittadina gallese, impavesata per l’occasione con le bandiere di tutte le nazioni partecipanti all’evento. Parte del repertorio sacro è stato anche eseguito nella chiesa cattolica della Holy Cross, in occasione di una messa celebrata dal vescovo della diocesi di Wrexham che ha speso parole di grande ringraziamento, con ampio risalto nella stampa locale. Madrina d’eccezione del festival, Nicoletta Mantovani, ha ricevuto l’omaggio musicale del coro universitario che ha dedicato, alla vedova dell’indimenticato tenore Luciano Pavarotti, una struggente Non potho reposare, composizione che lo stesso Pavarotti aveva eseguito con il compianto Andrea Parodi durante un concerto a Modena.