Il Gruppo San Benedetto acquista lo stabilimento delle acque di Villasor e ne annuncia la riattivazione insieme alla Regione Autonoma della Sardegna. L’impianto di imbottigliamento delle fonti Sandalia e Giara, inattivo da circa due anni, tornerà operativo grazie a un piano di investimenti concordato tra l’azienda veneta e l’amministrazione regionale. L’obiettivo è restituire lavoro ai dipendenti, rilanciare la produzione e creare nuove opportunità di sviluppo per il territorio.
“La riapertura dello stabilimento di Villasor è un segnale di fiducia verso la Sardegna – afferma la presidente della Regione Alessandra Todde –. Ridare vita a un impianto fermo significa restituire speranza e occupazione. È la prova che l’isola può attrarre investimenti industriali sostenibili e di qualità.”
L’accordo prevede interventi di manutenzione, ammodernamento e ripresa della produzione, con il rilancio sul mercato delle acque minerali Sandalia e Giara entro sei mesi. Oltre al reimpiego del personale, è previsto un incremento occupazionale legato all’espansione commerciale dei prodotti anche fuori dall’isola.
“È il risultato di un lavoro lungo e condiviso – spiega l’assessore regionale all’Industria Emanuele Cani –. La collaborazione tra pubblico e privato dimostra che la cooperazione può generare sviluppo e valore duraturo per i territori.”
Per Enrico Zoppas, presidente e amministratore delegato di Acqua Minerale San Benedetto, “l’acquisizione è un atto di fiducia nelle potenzialità della Sardegna. Vogliamo valorizzare le sue risorse naturali e contribuire alla crescita locale con un modello industriale sostenibile, attento all’ambiente e vicino ai consumatori.”
Con il nuovo intervento, lo stabilimento di Villasor – dotato di linee di imbottigliamento in PET e in vetro a rendere – entra a far parte degli otto impianti italiani del Gruppo San Benedetto, rafforzando la presenza industriale dell’azienda nell’isola e restituendo al Campidano un polo produttivo strategico.













