Il Cardinal Pinuccio di Castello. Lavorava da signor Egle e Italo, i proprietari della Macelleria, disponibile con tutti, consegnava bombole a domicilio nel tempo libero, entrava nel frigorifero per togliere la carne da lavorare. Si faceva prendere in giro e prendeva in giro, reagiva solo quando gli si mancava di rispetto, ed allora erano corse verso la parte bassa della via Lamarmora.
Faceva parte della gente del quartiere, anche se non vi aveva mai abitato, passava il lunedì a parlare della sua Juve di cui era Presidente e rampollo della famiglia Agnelli in realtà non si capiva se c’era o ci faceva. Poi è diventato anche modello di Luca Sorrentino e divenne il cardinal Pinuccio, era infaticabile e degno di stima. Anche questo era Castello, la gente che girava intorno alla P.zza C. Alberto – Sa Prazzitta prima che decadesse e fosse poco presentabile com’è oggi.
Gianfranco Carboni













