Cagliari, emergenza al Ss. Trinità: “Ambulanze col contagocce, in caso di urgenze sono dolori”

L’ultimissima accusa dei sindacati interni dell’ospedale: “In più di un’occasione costretti a fare affidamento su appena 2 ambulanze. Per gestire il trasferimento al Brotzu di un paziente colpito da infarto dobbiamo attendere anche venti minuti, con tutti i rischi del caso”


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Fials nuovamente all’attacco sulla gestione interna dell’ospedale cagliaritano di Is Mirrionis. Stavolta, a finire sotto il fuoco del sindacato sono le ambulanze: “Nell’ultimo mese, tante volte, operatori e personale medico hanno dovuto fare i conti con appena due ambulanze funzionanti e attive in tutto il presidio ospedaliero. L’azienda, inoltre, avrebbe sospeso l’utilizzo di quelle esterne perché la convenzione è scaduta e non è stata rinnovata. Tutto ciò lascia a piedi un intero ospedale, e in caso di emergenze, a voler essere buoni, casca l’asino”, attacca il segretario provinciale Paolo Cugliara.
“Per essere sufficientemente al sicuro c’è bisogno di almeno cinque ambulanze. Per esempio, se un paziente colpito da infarto dev’essere trasferito con urgenza al Brotzu, l’attesa di un’ambulanza è di almeno venti minuti. Questo perché”, spiega Cugliara, “le nuove regole, decise dalla direzione del Santissima Trinità, prevedono che le chiamate debbano essere limitate ai soli casi di urgenza. È una situazione gravissima alla quale bisogna porre rimedio in tempi rapidissimi”.