di Enrico M. Scano
Migliaia di iglesienti si sono dati appuntamento questa mattina per ribadire il loro no allo smantellamento dei reparti di Chirurgia e di Ostetricia dell’Ospedale S. Barbara e il loro conseguente trasferimento al Sirai di Carbonia. Alle 9:30 il corteo ha preso avvio dal Presidio Ospedaliero del Cto di Via Cattaneo per poi snodarsi attraverso le vie del centro al grido di “Giù le mani dagli ospedali”.
Lungo il percorso un vero e proprio fiume di persone ha sostato davanti allo storico Istituto Minerario e nella centrale Piazza Quintino Sella prima di arrivare a urlare la propria rabbia nel piazzale del S. Barbara. Gli studenti delle scuole di tutti i gradi, il personale ospedaliero, i gruppi di volontariato, associazioni e cittadini comuni hanno aderito alla manifestazione organizzata da Paride Reale per difendere i propri ospedali e il diritto alla salute. Il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo ha sottolineato nuovamente l’importanza che riveste il progetto del Polo Unico Ospedaliero al Cto, dove stanno per essere terminati i lavori di ampliamento e ristrutturazione, e ha auspicato che la Asl n. 7 eviti le decisioni affrettate e che si giunga a una distribuzione razionale ed equilibrata dei servizi sanitari nel territorio. Non sono mancate le polemiche quando dei privati cittadini hanno accusato di immobilismo la classe politica cittadina del presente e del passato, presente anch’essa alla manifestazione, e del conseguente depauperamento del territorio.
Dopo aver rialzato la testa, adesso la cittadinanza attende che il messaggio venga recepito proprio dalla comunità politica e che l’istanza venga difesa strenuamente dai suoi rappresentanti ai piani alti. Intanto prosegue ad oltranza la raccolta di firme per scongiurare la chiusura dei reparti. Si può ancora firmare la petizione presso tutte le attività del centro città.










