Gli stipendi puntuali continuano ad essere un miraggio nelle due Rsa di Capoterra e Selargius gestite dalla cooperativa Polis. A denunciarlo, per l’ennesima volta, sono Carlo Marras della Cgil e Francesco Onnis della Uil. Un andazzo che prosegue da anni, con i lavoratori sempre più furiosi: “A seguito di un’attenta analisi e delle varie consultazioni con i lavoratori, chiediamo alla direzione di Ares di procedere all’immediata sospensione della liquidazione diretta delle fatture a favore della cooperativa Polis che gestisce le RSA di Selargius e Capoterra, con pagamento diretto delle spettanze ai lavoratori, valutando l’applicazione dell’articolo 5”, cioè “l’Intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva dell’esecutore e del subappaltatore”.
I sindacalisti ritengono “non più rinviabile una presa di posizione netta da parte della stazione appaltante, ricercando una soluzione definitiva e non più tampone, garantendo così ai lavoratori di poter riacquisire quella dignità che nel tempo la Coop. ha sottratto loro con i continui e reiterati ritardi nell’erogazione delle retribuzioni. Siamo pronti a iniziative di protesta finalizzate a denunciare all’opinione pubblica la drammatica situazione delle lavoratrici e dei lavoratori”.











