I sindacati dei medici e dei veterinari sardi: “Pandemia affrontata con reazione da assonnato ufficio di periferia”

“Per tutti quelli che pensavano di avere visto tutto in termini di manovre inadeguate alle reali esigenze della salute, c’è una amara sorpresa, è possibile fare di peggio: è possibile affrontare una pandemia con tempistiche di reazione da assonnato ufficio di periferia; è possibile sottovalutare la sicurezza degli operatori e della popolazione occupandosi, quasi a tempo perso, di reperire e organizzare professionisti, spazi e mezzi. E’ possibile affossare le voci eventuali di dissenso con diktat di silenzio”


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Durissimo documento di protesta di ANAAO AAROI FV,  sindacati dirigenza Medica Sanitaria e Veterinaria. Parole durissime sulla situazione del Covid 19 in Sardegna: “Per tutti quelli che pensavano di avere visto tutto in termini di manovre inadeguate alle reali esigenze della salute, c’è una amara sorpresa, è possibile fare di peggio: è possibile affrontare una pandemia con tempistiche di reazione da assonnato ufficio di periferia; è possibile sottovalutare la sicurezza degli operatori e della popolazione occupandosi, quasi a tempo perso, di reperire e organizzare professionisti, spazi e mezzi. E’ possibile affossare le voci eventuali di dissenso con dictat di silenzio. E’ possibile andare in televisione per rassicurare colpevolmente operatori e popolazione non al fine di prendere tempo per porre rimedio ai propri ritardi ma solo per occultare le proprie mancanze e inefficienze.

Lo scenario va essenzialmente inquadrato in un contesto di assenza pressochè totale di programmazione e di poco chiara visione politica di quello che si vuole fare e per ottenere cosa. O meglio, esisterebbe, forse, una programmazione, ma la politica non vuole condividerla neanche con chi, lavorando sul campo, potrebbe contribuire a migliorarla, ad adeguarla alla realtà della nostra regione.

Ospedali, Reparti e popolazione già ridotti in sofferenza per effetto delle precedenti riforme si trovano ora a soccombere sotto l’impeto di una infezione che non ha rispetto dei tempi assonnati della nostra politica, non ha rispetto delle mirabolanti e irresponsabili trovate del genio italico dell’ultim’ora: questo virus UCCIDE!

Gli operatori sanitari chiedono provvedimenti necessari e seri per la loro sicurezza, per i loro pazienti ed anche per i loro cari.

Non possiamo più accettare di essere utilizzati dalla politica di turno confusa ed autoreferenziale, semplicemente come carne da macello da mandare al fronte a mani nude o con scarpe di cartone.

Siamo tutti a disposizione per dare una mano, vogliamo essere ascoltati e protetti ma, soprattutto, organizzati da tecnici di comprovata esperienza in materia di management sanitario e medicina delle catastrofi”, il testo completo della nota sindacale diffusa questa sera.


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