di Roby Collu
L’8 dicembre è stato anche un giorno particolare per i fedeli della comunità di Siliqua, che hanno accolto il nuovo giovane parroco, don Davide Cannella, (compirà 35 anni il 20 dicembre), che ha lasciato di recente la parrocchia di San Pietro in Assemini, dove per quattro anni è stato vice parroco. Il sacerdote è stato ricevuto dalle autorità e dalle associazioni locali con grande entusiasmo: strade addobbate a festa, banda musicale e, soprattutto, una massiccia partecipazione di fedeli. Don Davide, ha gradito la festosa accoglienza ed ha manifestato tutta la sua gioia con sorrisi e strette di mano. Dopo l’insediamento ha ringraziato tutti coloro che gli sono stati vicini in questo suo percorso sacerdotale. «Ringrazio anzitutto la comunità parrocchiale di San Pietro in Assemini, dove ho trascorso quattro bellissimi anni del mio sacerdozio. Ho avuto modo di apprezzare la generosità, l’affetto e la stima che tutti mi hanno riservato in questi anni. Ringrazio anche monsignor Arrigo Miglio per la fiducia nell’avermi affidato la Parrocchia di San Giorgio Martire in Siliqua, in qualità di 38° parroco di questa comunità». Don Davide, ha poi ringraziato don Roberto Maccioni, nativo di Siliqua e attuale parroco di San Vito, che si è occupato dell’aspetto liturgico nella celebrazione d’insediamento. Ha poi espresso profonda gratitudine alle autorità, in particolare al sindaco di Assemini Mario Puddu, a quello di Quartu Sant’Elena (sua città natale), Mauro Contini e a quello di Siliqua, Andrea Busia, per l’impegno profuso sin dal momento della sua nomina. Ha quindi rivolto poi un pensiero al suo predecessore, don Giuseppe Orrù, al coro parrocchiale San Giorgio Martire e a tutti coloro che si sono impegnati per la buona riuscita della solenne cerimonia. Infine, ha concluso il suo intervento con un saluto ai malati e un messaggio ai giovani. «Saluto e raggiungo con la preghiera i malati che ci seguono via radio, nei prossimi giorni andrò a fargli visita». Ha poi lanciato un messaggio ai giovani della comunità siliquese: «Fatevi conoscere, altrimenti andrò io a cercarvi per le vie del paese».











