Oltre 170 mila auto ogni giorno in città. E il Comune e l’Università cercano di studiano il modo di ridurre il carico di macchine che quotidianamente invade il capoluogo. Come? Potenziando la mobilità alternativa. Mettendo cioè biciclette e autobus in condizioni di essere competitivi sulla velocità e di muoversi in sicurezza. Il piano prevede la realizzazione tra le altre cose di piste ciclabili e corsie preferenziali. Le modifiche andranno a impattare sul traffico nelle zone del centro. Il progetto era già stato approvato nella scorsa consiliatura, ma ieri l’assessore alla Viabilità Alessio Mereu ha detto sì al progetto “Svolta”. Il piano potrebbe scatenare qualche malumore perché, secondo i calcoli dell’ex presidente della commissione Mobilità Fabrizio Marcello e dell’ex consigliere comunale Piergiorgio Massidda, che nella scorsa consiliatura aveva contestato il progetto, solo tra via Bacaredda e via Sonnino, potrebbero sparire oltre mille e 200 parcheggi.
“Questo progetto ha come finalità incentivare l’uso dei mezzi di trasporto alternativi come bici e bus rispetto al mezzo privato”, spiega Alessio Mereu, assessore alla Viabilità, “soprattutto nelle zone ad alta densità di traffico. Al momento”, aggiunge, “stiamo rimodulando il progetto rispetto alle esigenze dell’utenza. Ad esempio potremmo potenziare le corsie preferenziali dove il bus è maggiormente utilizzato. Le rimodulazioni serviranno anche per far sì che venga cancellato il minor numero di parcheggi possibile”.
Il vecchio progetto (che sarà rimodulato assicura Mereu) prevedeva corsie preferenziali in viale Sant’Avendrace e viale Trieste. Poi in via XX Settembre e via Sonnino (entrambi i sensi di marcia). E da piazza Garibaldi altre corsie preferenziali in entrambi i sensi di marcia verso due direzioni: via Paoli, via San Benedetto e viale Marconi e l’altra via Bacaredda e viale Ciusa. Nuove corsie preferenziali anche in viale Diaz (nel tratto dalla Fiera alla scalinata di Bonaria, direzione via Roma) e in via della Pineta.
Spazio poi a 2 velostazioni, vere e proprie stazioni per le biciclette con l’installazione delle attrezzature necessarie ai dispositivi di ingresso/egresso, i dispositivi per attacco delle bici e il materiale per la ciclo-officina: una in piazza Matteotti (stazione Arst, Rfi e capolinea CTM) e l’altra in piazza Repubblica (stazione Metrocagliari).
Ci saranno 70 biciclette a pedalata assistita ripartite equamente tra 11 stazioni di bike sharing: in via Cocco Ortu, piazza Garibaldi, piazza Yenne, via Porcell, piazza Amendola, piazza Costituzione, piazza d’Armi, piazza Sorcinelli, via Università, viale Sant’Ignazio, e via Roma/viale Trieste.
L’altra novità i 3 km di piste ciclabili in sede propria rialzata e delimitate da limite invalicabile realizzate con pavimentazione ecologica e drenante individuate via Liguria, via Sonnino, via Dante, via Roma, viale Trieste sino a piazza Sorcinelli e via San Lucifero. Bici che potranno restare nei 10 parcheggi coperti per bici in corrispondenza delle fermate del trasporto pubblico: piazza Giovanni XXIII, piazza De Gasperi, piazza Sorcinelli, via Trentino, via Porcell, piazza d’Armi, via Università, piazza Deffenu, viale Sant’Ignazio e via Mameli.
E 7 postazioni di car sharing con per un totale di 11 posti/auto: viale Regina Margherita (2 veicoli), via Roma (2 veicoli), via Badas (1), via Santa Croce (1), piazza Indipendenza (1), via Liguria (2 veicoli) e via Is Mirrionis.
L’area di piano interessata comprende sette quartieri di Cagliari (Castello, Villanova, Marina, Stampace, La Vega, Sant’Alenixedda e San Benedetto) per 35.948 residenti, la metà dei quali risiede nei quartieri di San Benedetto e Sant’Alenixedda. L’area scelta ha un’estensione di circa cinque km2 e coincide con una zona a forte caratterizzazione direzionale, commerciale e di istruzione universitaria (35mila addetti), in cui si concentrano il maggior numero di uffici degli enti pubblici partner di progetto (per circa seimila dipendenti). Quest’area rappresenta un forte polo di attrazione giornaliera del traffico veicolare ed è interessata da un flusso veicolare giornaliero in ingresso pari a circa 110mila vei/giorno (14mila vei/h nell’ora di punta).











