Guerra tra Regione e Comune e stadio di Cagliari bloccato: arriva l’intervento del Governo

Lettera del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio. Palazzo Bacaredda accelera e convoca la riunione tecnica per dare l’ok alla nuova casa dei rossoblù


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Stadio bloccato nel braccio di ferro tra Regione e Comune. Arriva l’intervento del Governo così palazzo Bacaredda accelera e convoca la conferenza di servizi per il via libera al progetto.
Si muove Roma per il via libera alla nuova casa dei rossoblù e sbloccare l’iter. Regione e Comune si rimbalzavano la responsabilità sulla convocazione della conferenza di servizi decisiva per l’ok al piano. Secondo palazzo Bacaredda spettava alla Ras, mentre gli uffici regionali pensavano il contrario.
Così il Comune e il Cagliari calcio si rivolgono a Anna Maria Catino, dell’Ufficio di coordinamento per il Dipartimento dello Sport della Presidenza del consiglio dei ministri. Il Governo risponde con una lettera molto dura: “quasi mette in mora Comune e Regione”, commentano a palazzo Bacaredda.
La lettera però viene sfruttata dagli uffici comunali per convocare la conferenza di servizi, in virtù di una norma, nell’ambito della legge sugli stadi, che prevede che in caso di mancato accordo tra gli enti, il Ministero può individuare un ente che convochi la conferenza. Respinsabiltà che ha preso l’amministrazione comunale: la conferenza si terrà così negli ultimi giorni di maggio e potrà dare la luce verde al progetto esecutivo.
Ma per il via libera definitivo mancano ancora i 50 milioni della Regione: essenziali per l’ok del consiglio comunale al piano finanziario. Il consiglio regionale ha condizionato il finanziamento al via libera a un accordo di programma tra Regione e Comune per alcune opere da realizzare nel capoluogo (campus di via Trentino, uffici regionali in viale Trieste e nuovo ospedale): ma la bozza dell’accordo agli uffici comunali non è mai arrivata.


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