Si chiede di tutto ai lodati soprattutto in occasione delle festività religiose dedicate alle celebrazioni di patroni e ricorrenze ma questa, per il centro del Medio Campidano, ha una particolarità che non è passata inosservata e ripropone una questione mai del tutto risolta, ossia quella della “diatriba” tra le due fazioni/chiese di San Leonardo e Sant’Ignazio. Una è la parrocchia guidata da Don Pes e l’altra è la casa del Signore protetta da Don Pietro: ufficialmente pace e amore sono le parole più diffuse ma, in realtà, pettegolezzi, critiche e invidie non mancano in ogni momento di raccoglimento. Colpa dei preti? Assolutamente no, mai dare il cattivo esempio: fedeli troppo chiaccheroni non smettono di creare zizzania ed è così che la competizione tra le due parti diventa agguerrita e snervante. Sembrerebbe, quasi, la replica della celebre novella verghiana adattata ai giorni nostri dove i clamori e gli occhi che sbirciano sono rivolti alle “maestosità” più evidenti dei fuochi d’artificio, delle celebrazioni e delle feste messe in dimora da chi “fa il tifo” per Sant’Ignazio, ma gli “additati” non sono da meno e rispondono maliziosamente alle allusioni/provocazioni degli “altri”. Una questione che va avanti da tantissimi anni, celebre fu l’introduzione del secondo Incontro per Pasqua tra la Madonna e il suo figlio risolto: la tradizionale cerimonia, che si svolge da decenni innanzi alla parrocchia di San Leonardo, in contemporanea da qualche primavera si mette in scena anche nel quartiere di Sant’Ignazio “dividendo” il paese anziché unirlo proprio nel giorno più significativo per chi legge e segue il Vangelo. Sui social, nemmeno a dirlo, avviene la disputa più pungente che è ben seguita dai vertici locali ecclesiastici che, in ogni modo, hanno cercato di placare gli animi infuocati dei fedeli che, mai del tutto, hanno placato i sentimenti non proprio consoni alle parole del Signore e hanno continuato ad alimentare i tizzoni ardenti. Ed è così che un gruppo di fedeli ha deciso, in via Serra, lungo il tragitto del Santo da Laconi, di abbellire la strada non solo con fiori e lenzuola bensì con una richiesta ben precisa e specifica, cioè quella di far regnare pace e unità nella comunità. Questioni, forse, superflue, per carità, innanzi ai veri problemi che affliggono il territorio che, invece, è sempre più che saldo e combattivo per affermare i diritti spettanti e particolarmente solidale nei confronti dei cittadini più fragili o in difficoltà: impossibile però ignorare o non parlare di questa tematica, mai nascosta, di cui tutti parlano apertamente e che, sinora, non ha trovato ancora un appagante accordo.









