Guerra del latte, pastori “in trincea” per la visita della Bellanova: “Tutti a Cagliari”

Il prezzo “fermo” a 74 cent al litro e novembre dietro l’angolo. I pastori sardi pronti a scendere in piazza durante la visita della ministra dell’Agricoltura: “Il nostro è un nobile lavoro, non servono documentazioni ma umiltà”


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La notizia è già stata confermata da giorni: martedì 29 ottobre la ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, sarà a Cagliari. Nel palazzo della Regione di viale Trento è previsto un incontro con l’assessora regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, e il presidente sardo Christian Solinas. Il tema è solo uno: “vertenza latte”. La situazione è “ferma” – i settentaquattro cent al litro, pagati ai pastori, non sono saliti verso quella quota di “un euro” che chiedono da ormai un anno. La ministra, sul suo account pubblico di Twitter, scrive che “in Sardegna incontrerò le rappresentanze della filiera del latte ovino. Il mio impegno è massimo: tuteliamo il reddito dei pastori”. Ma i rappresentati dei pastori – in testa Gianuario Falchi – promettono battaglia: sono stati invitati ma avrebbero dovuto specificare quali sono le aziende che rappresentano. La risposta la conoscono tutti: nessuna. “Abbiamo presenziato al primo tavolo convocati da ben 2 ministri a Roma e dal prefetto di Sassari che ha gestito 8 tavoli ministeriali per conto del governo, i quali ci hanno convocati formalmente e ci siano documenti ufficiali siglati in Prefettura con accordi specifici su come deve andare avanti la discussione sulla riforma della filiera. Noi non vogliamo pensar male. Non vogliamo pensare che l’assessora stia facendo il gioco dei soliti padroni del latte che vogliono far finta che non sia successo nulla e eliminarci dai tavoli”.

 

“Certo che in molti sarebbero contenti se non ci fossero i pastori a ricordare con forza gli impegni presi e poi disattesi per la riforma della filiera. Non faremo mai un Associazione e quindi non porteremo mai i documenti che l’assessora ci chiede. Abbiamo sempre detto che siamo senza bandiere e che non volevamo trasformare la lotta di febbraio nella solita associazione burocratica con dirigenti etc,siamo e vogliamo rimanere pastori, che desiderano al più presto riappropriarsi della propria tranquillità, necessaria per condurre questo nobile lavoro . Dunque non porteremo elenchi di aziende ma chiediamo a tutti gli amici pastori che nel mese di febbraio hanno buttato il proprio sacrificio e condiviso con noi l’idea del cambiamento di presenziare a Cagliari martedì 29 dalle 10 in via Zara per far capire che si deve cambiare rotta, per far capire che non serve documentazione,per far capire che serve più che altro umiltà e rispetto nei nostri confronti, essendo la prima grande industria sarda che garantisce anche al 90% di quelli che siederanno martedì a quel tavolo un reddito sicuro”.


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