Si è svolto in un clima informale e partecipato l’evento “Guardare negli occhi il futuro”, organizzato dall’associazione culturale Rinascita Quartu. Un appuntamento pensato come una conversazione aperta con il sindaco Graziano Milia, che ha ripercorso il lavoro svolto negli ultimi anni e tracciato le linee del futuro amministrativo della città.
E, tra una battuta e un’analisi politica, è arrivata anche la conferma implicita più attesa: Milia correrà per un secondo mandato alla guida di Quartu Sant’Elena.
La doppia corsa: sportiva e politica
Lo spunto iniziale è stato ironico: il sindaco, che il 7 dicembre parteciperà alla mezza maratona “Cagliari Respira”, è stato scherzosamente interrogato sull'”improvvisa passione” per la corsa. L’intervistatore gli ha anche consegnato il pettorale della gara, suscitando risate e complicità con la platea.
Ma dietro l’aneddoto sportivo si è presto delineata un’altra gara, quella elettorale: Milia ha parlato con naturalezza del lavoro svolto, delle criticità da affrontare, delle riforme necessarie. Una conversazione che suona come il preludio ufficiale alla sua ricandidatura.
Sardegna, politica e unità autonomistica
Ampio spazio è stato dedicato al quadro politico regionale. Milia ha descritto l’inizio dell’attuale legislatura come «complesso e caratterizzato da tensioni» ma ha riconosciuto al governo regionale la capacità di mantenere la barra dritta nonostante le difficoltà.
Per affrontare i grandi nodi della Sardegna—sanità, energia, trasporti, turismo, formazione—il sindaco invoca «un patto autonomistico» che coinvolga tutte le forze politiche e la classe dirigente, senza divisioni sterili. «Abbiamo leggi che risalgono agli anni ’90, e in alcuni casi addirittura agli anni ’50. Non possiamo più rimandare.»
Il tema della sanità, in particolare, è stato centrale. Secondo Milia la crisi del sistema sanitario non è solo sarda, ma europea. «Non possiamo pensare che tutto ruoti attorno agli ospedali e ai pronto soccorso. Occorre rafforzare la medicina territoriale, collegarla ai servizi sociali dei comuni e investire sulla prevenzione.»
«Non cercavo la candidatura alla Regione»
A chi gli ha chiesto quanto tempo gli sia servito per superare la mancata candidatura a governatore, Milia ha risposto in modo secco: «Non l’ho mai chiesta e non ci penserei nemmeno oggi.»
Ha ribadito di sentirsi pienamente coinvolto nella missione da sindaco, un ruolo che definisce «impegnativo, stressante, ma profondamente gratificante».
Ha ricordato il suo percorso umano e politico, iniziato giovanissimo: «A 14 anni pensavo di cambiare il mondo. Oggi so che non è semplice, ma so anche che si può migliorare la vita delle persone, e questo basta per dare senso al nostro impegno.»
La politica come responsabilità: il caso dei fondi sociali
Uno dei momenti più sentiti della serata è stato quando Milia ha parlato delle risorse destinate al REIS e all’emergenza abitativa. Ha difeso la scelta di liquidare tutti i fondi annuali in un’unica soluzione, nonostante le critiche ricevute.
«Chi sostiene che potevamo aspettare non sa cosa significa per una famiglia anche un solo giorno di ritardo. Io l’ho vissuto da bambino, quando a casa mia arrivavano le bollette e lo stipendio era in ritardo. Bisogna metterci coscienza, gentilezza e umanità.»
Rinascita Quartu: una comunità, non un partito
Milia ha riservato parole affettuose a Rinascita Quartu, definendola «una comunità di persone che discutono di tutto, dalla politica locale ai grandi temi internazionali».
Ha scherzato sulle “relazioni sentimentali” nate all’interno dell’associazione, ma ha anche sottolineato che questo gruppo rappresenta un’energia civile indispensabile per il futuro della città.
«Rinascita Quartu non è Milia. Io sono solo quello a cui chiede di portare avanti un progetto con coerenza e responsabilità.»
Il teatro: un’opera che Quartu attende da decenni
Lungo passaggio anche sulle opere pubbliche, in particolare il Nuovo Teatro. Un intervento che, ricorda il sindaco, ha attraversato decenni di rinvii.
«È una tela di Penelope iniziata prima che diventassi consigliere comunale, nel 1988. Ora siamo finalmente al traguardo. L’intervento sull’impianto di climatizzazione è l’ultimo passo e per l’inizio della primavera il teatro sarà pronto.»
Una promessa che la città attende da anni, e che il sindaco vuole trasformare in un simbolo di riscatto.
Mercato civico: tra limiti strutturali e prospettive future
Sincero il passaggio sul mercato civico, definito «poco accogliente» e architettonicamente superato. L’idea originaria di spostarlo e trasformare l’area in una grande piazza non è risultata economicamente sostenibile, ma Milia assicura che la questione non è chiusa: «Ci torneremo. O con un progetto di riqualificazione radicale, o con una soluzione alternativa.»
Turismo in crescita e sviluppo condiviso
Il sindaco ha infine affrontato il tema del turismo, sottolineando l’aumento di B&B e case vacanze come segnale di fiducia e vivacità economica.
«Quartu ha una posizione privilegiata: si può vivere la città, il mare, la natura e allo stesso tempo muoversi rapidamente in tutto il territorio. Ma lo sviluppo turistico non è una competizione: serve una visione territoriale condivisa, da Villasimius a Pula.»
Una conclusione che sa di partenza
La serata si è chiusa con un lungo applauso in reazione alla domanda rivolta al sindaco: “Ti ricandidi”?
Così, un incontro nato per raccontare un percorso amministrativo si è trasformato nel primo passo della campagna verso il secondo mandato.
La corsa di Milia, quella sportiva e quella politica, è ufficialmente cominciata. E Quartu, almeno a giudicare dalla partecipazione all’evento, sembra pronta a correrle accanto.











