Green pass obbligatorio, sos degli albergatori sardi: “I turisti di mezzo mondo non lo usano: è una follia”

Certificato verde anche per gli hotel. E gli albergatori protestano. Perché sono tantissimi i paesi nel mondo che non lo utilizzano. E questo penalizzerebbe le strutture ricettive sarde costrette a rinunciare a molti ospiti stranieri sotto le feste


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Green pass obbligatorio anche per gli hotel. E gli albergatori protestano. Perché sono tantissimi i paesi nel mondo che non lo utilizzano. E questo penalizzerebbe le strutture ricettive sarde costrette a rinunciare a molti ospiti stranieri sotto le feste.

“Il problema del super green pass è relativo agli stranieri”, dichiara Fausto Mura, presidente di Federalberghi, intervistato su Radio Casteddu, “tutti gli asiatici, i russi o i sudamericani non hanno il green pass. Renderlo obbligatorio significa rinunciare alla clientela di mezzo mondo: è una follia. Sul tampone non c’è problema, ma il super green pass no. Significa affossare un’economia come quella turistica che ha avuto danno nel 2020 e 2021, è ridicolo parlare di ripartenza e rinunciare a metà del mercato mondiale. Negli alberghi non ci sono assembramenti e nemmeno focolai”, aggiunge, “mentre la ripresa è molto parziale in Italia dove è diminuita la spesa dei viaggiatori. Certo gli alberghi erano pieni ad agosto, ma un mese all’anno basta. E c’è poi un altro problema”, aggiunge, “se eventuali vincoli venissero applicati solo alle strutture ricettive ufficiali e non alle non ufficiali, al danno si aggiungerebbe la beffa, perché i turisti andrebbero in strutture abusive in assenza di controlli e protocolli sanitari”.

Anche se la per Sardegna il contro potrebbe non essere salatissimo come altrove. “Non abbiamo in Sardegna un afflusso elevato per le feste natalizie”, prosegue Mura, “non c’è questo problema da noi. Arrivano localmente, più nella ristorazione che negli alberghi. A noi va benissimo il tampone e il green pass semplice. Va benissimo quello. Non c’è bisogno di inasprire una situazione che ha già dato prova di essere efficiente e non causare danni. La Svizzera”, conclude, “non ha il green pass”.

 


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