Graziano Milia in Regione, Massimo Zedda a Cagliari: gli assi del centrosinistra contro Solinas e Truzzu

Si vota tra meno di un anno per le elezioni in Regione, tra un anno per Cagliari. Il centrosinistra ha in mano due possibili assi vincenti, i rumors sono sempre più insistenti: Graziano Milia da candidare alla carica di governatore e Massimo Zedda a quella di sindaco, contro Solinas-Truzzu giù nei consensi popolari


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Si vota tra meno di un anno per le elezioni in Regione, tra un anno circa per Cagliari. Il centrosinistra ha in mano due possibili assi vincenti, i rumors sono sempre più insistenti: Graziano Milia da candidare alla carica di governatore e Massimo Zedda a quella di sindaco, contro Solinas-Truzzu giù nei consensi popolari, anche se qualcuno dà l’attuale presidente della Regione persino per favorito. Il sindaco di Quartu negli ambienti politici viene considerato quello con più percentuali di vittoria, anche grazie al grande lavoro che sta facendo l’amministrazione comunale di Quartu, che sforna progetti innovativi uno dopo l’altro. Milia, per adesso, continua a ripetere a chi lo incontra che lui ha in mente solo il bene di Quartu e che, anche se in politica ci sono tante voci, sta benissimo alla guida della terza città della Sardegna. E pur essendosi da tempo allontanato dal Pd, è pur sempre uno dei migliori amici di Antonello Cabras, quindi avrebbe dalla sua parte diversi big. La sua sarebbe una candidatura popolare, meno partitica, esattamente come Massimo Zedda che un partito non ce l’ha più. Ma l’avvento di Elly Schlein che sposta il Pd verso sinistra è un ulteriore assist per l’ex primo cittadino, dato da quasi tutti come sicuro vincitore soprattutto se l’avversario fosse Paolo Truzzu, la cui amministrazione in questi giorni sta letteralmente imprigionando nel traffico i cittadini. Nella mente del cagliaritano medio e ancora di più nei giovani, Zedda viene visto come un leader carismatico al contrario di un Truzzu che ha scontentato anche molti elettori di centrodestra. Insomma se si votasse adesso, Milia e Zedda sarebbero in pole position. Zedda addirittura avrebbe chances di andare al ballottaggio anche con una lista civica senza il Pd. Resta da vedere cosa ne pensa Piero Comandini, neo segretario del Pd, partito che per una volta vorrebbe averlo tra le sue fila, il sindaco di Cagliari e magari anche il governatore sardo. E cosa ne pensa il M5S, che se si alleasse col Pd potrebbe chiedere la candidatura alla Regione dell’ex vice ministro Alessandra Todde.

E nel centrodestra? Come detto secondo alcune fonti le quotazioni di Solinas starebbero risalendo. Soprattutto se il leader del Psd’Az uscisse indenne dalle due inchieste giudiziarie, una per corruzione e l’altra per abuso d’ufficio, che lo vedono scomodo protagonista. In caso contrario o di condanna, sarebbe out. Truzzu spera nell’aiuto di Giorgia Meloni per ottenere la ricandidatura a sindaco oppure addirittura a governatore, molto dipenderà dai rapporti di forza tra i partiti all’inizio del 2024. Solinas punta molto sull’approvazione del piano casa per risalire nei consensi, in un rush finale comunque complicato. Sia per la Regione che per Cagliari appare più produttiva la scelta di lanciare Alessandra Zedda, che si è dimessa dalla giunta regionale non condividendone la direzione, e che viene data vicina al partito di Giorgia Meloni. La Zedda avrebbe molte chances sia per viale Trento che per Palazzo Bacaredda, soprattutto se il Pd dicesse no a Massimo Zedda. E per Cagliari nel Psd’Az c’è anche l’opzione Gianni Chessa, sostenuto soprattutto nei quartieri popolari.

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