Gli studenti di Villasor e San Gavino: “Più bus dell’Arst durante il Covid, assurdo”

Eccoli, i giovani pendolari che spesso restano a casa o arrivano tardi a scuola. Rachele Deidda: “La maggior parte delle volte i bus sono pieni, durante la pandemia c’erano più mezzi”. Chiara Muscas: “Paghiamo per un servizio che non c’è, ho già accumulato 4 ritardi”. . GUARDATE le VIDEO INTERVISTE


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Eccoli, gli studenti del Medio Campidano che protestano per la carenza di bus dell’Arst. Ore di lezione perse, a volte intere giornate perchè, saltata una corsa, l’altra non consente di arrivare a scuola ad un orario tollerato dagli insegnanti. Rachele Deidda, frequenta il Piga di Villacidro: “La maggior parte delle volte non ci fanno nemmeno salire a bordo, i problemi maggiori li riscontriamo nella tratta che parte da San Gavino Monreale. E i bus, i pochi che ci sono, non sono tutti perfetti, molti avrebbero bisogno di aggiustamenti”, denuncia la giovane. Che nota anche che “gli ultimi due anni, quando c’era il Covid, per assurdo avevamo più bus perchè avevano messo a disposizione, per farci viaggiare in sicurezza, anche mezzi privati”.

Un’altra studentessa è Chiara Muscas, ha 17 anni e frequenta il Marconi-Lussu di San Gavino Monreale: “Ci stanno negando il diritto allo studio, spesso molti mezzi si guastano. Parto ogni giorno da Villacidro, tante volte il bus non passa o ci lascia a terra perchè è già pieno. I miei genitori pagano per un servizio che non c’è, quando capita di riuscire a salire siamo tutti attaccati e non c’è spazio nemmeno per respirare”, racconta. “Vogliamo più autobus per arrivare in sicurezza a scuola. Sinora ho accumulato 4 ritardi e ciò potrebbe influire sulla mia valutazione scolastica finale, tanti miei compagni sono messi anche peggio perchè sono di Guspini e Sanluri”.


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