Giù le mani dal Marino. Quello “nuovo”, per intenderci, a rischio di chiusura come paventato già da mesi e argomentato in esclusiva sul nostro giornale, con tanto di malumori tra pazienti, medici e personale infermieristico. Venerdì mattina, dalle 11 alle 13, i sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil organizzano un sit in di protesta davanti ai cancelli del presidio. #ilmarinononsitocca è lo slogan che viene pronunciato a gran voce da chi si batte per non far chiudere i battenti.
L’imperativo d’obbligo è sempre lo stesso, “non chiudete una struttura importante e di eccellenza con la motivazione della riorganizzazione della rete sanitaria e ospedaliera”: il rischio è che si ottenga l’esatto contrario, un taglio netto ai servizi, con la soppressione di reparti importanti, con una penalizzazione drastica della sanità sarda. Un deficit che per Fp-Cgil, Fps-Cisl e Fpl-Uil vedrebbe svanire importanti tasselli sull’assistenza medica nell’hinterland cagliaritano: venerdì dunque striscioni, bandiere e slogan al Poetto, con il malumore alle stelle e la preoccupazione per le maestranze e utenti finali.










