Un milione e 600mila euro da utilizzare nei prossimi mesi per iniziare il lungo e importante percorso di messa in sicurezza del Rio Foxi a Quartu Sant’Elena. Ai lati del fiume ci sono tante abitazioni, e il rischio di esondazioni e alluvioni in un’area molto vicina al mare è un’ipotesi tutt’altro che remota. Il Comune, oggi, ha annunciato la conferenza di servizi preliminare, atto dovuto prima del progetto definitivo. Intanto, c’è il progetto di fattibilità tecnica ed economica: in cassa ci sono, complessivamente, 4,3 milioni di euro per rendere sicuro uno dei fiumi più a rischio di tutta la città. Sarà demolito l’attuale rivestimento in calcestruzzo vicino all’alveo, il ripristino di tutte le sezioni idrauliche, la riprofilatura dall’alveo e, soprattutto, sarà realizzata una deviazione per convogliare le acque dal fiume al lago Simbirizzi, proprio per evitare piene preoccupanti durante i forti periodi di pioggia. Nel secondo lotto, inoltre, è previsto l’abbattimento del ponte sulla Provinciale 17 e la sua ricostruzione totale. Gli esperti sono sicuri: il tempo ha rovinato irrimediabilmente quel tratto di strada, va rifatto da capo.
I lavori non saranno brevi, ci sono anche da verificare tanti tubi, a monte e a valle del ponte, che attraversano e ostacolano il corso d’acqua. In qualche caso si tratterebbe di fognature irregolari. “Il ponte sulla Provinciale va demolito e ricostruito in sicurezza”, spiega a Casteddu Online l’ingegnera Alessia Vargiu, che ha stilato il progetto di fattibilità tecnica ed economica: “Per le vasche di laminazione utilizzeremo anche il Simbirizzi, quindi non ci sarà la necessità di procedere ad espropri di terreni o case. Contiamo, entro i primi sei mesi del 2023, di partire con il primo stralcio dei lavori”.











